Quando l’euro apparve in televisione fra il pollice e l’indice della mano destra dell’allora Ministro del Tesoro, il Capo del Governo, che in quella trasmissione televisiva gli faceva compagnia, esclamò visibilmente emozionato e commosso: italiani l’euro ci ha ridotto del 50% il nostro debito pubblico.
Tale commento mi fece sobbalzare.
Mi domandai: ma come può il Capo del Governo Italiano prendere in giro gli elettori/contribuenti?
L’Europa dei tecnoburocrati e la moneta unica, denominata Euro, sono state imposte al “popolo sovrano” senza neppure una consultazione e non c’è dubbio che questa costruzione rappresenti il frutto dell’incontro tra il grosso capitale internazionale e la sinistra, ideologicamente più agguerrita.
Tra uno sventolio di bandiere rosse e le urla dei manifestanti comunisti-maoisti, il parlamento nepalese ha decretato la fine della Monarchia.
Il silenzio dell’occidente e l’incredibile soddisfazione per tale avvenimento, dimostrata da tutti i giornali italiani che, in modo superficiale, hanno suonato la grancassa a favore della nuova repubblica, evidenziano atteggiamenti contraddittori con le manifestazioni di solidarietà per il Tibet.
La situazione tibetana, infatti, non può essere completamente compresa se non la si pone in relazione con quanto avvenuto nel Nepal.
La Ong Human Rights Watch ha lanciato un appello diretto a far mettere in libertà circa 130 persone incarcerate dai cinesi a seguito dei moti del 3 e 4 giugno 1989 in Piazza Tien-An-Men a Pechino, durante i quali vennero uccisi 600
giovani.