PANORAMA INTERNAZIONALE

autore: 
Giancarlo Vittucci Righini

In Afghanistan la situazione del contingente italiano si sta facendo più pericolosa a causa dell’aumentata pressione esercitata dai talebani che stanno estendendo il conflitto all’intera Nazione, comparendo in forze anche in località che fino a poco tempo fa apparivano pacificate.
In sostanza in base alle direttive del Governo Prodi, condizionato dalle pressioni dell’estrema sinistra, le nostre truppe possono soltanto difendersi passivamente dagli attacchi restando chiuse nelle basi, senza poter reagire attivandosi per eliminare il nemico.
Questa situazione veramente assurda comporta gravi pericoli e notevoli difficoltà operative per i nostri reparti.
Altro problema esplosivo è quello del Kossovo.
La maggioranza albanese ha espresso apertamente la volontà di proclamare l’indipendenza in modo unilaterale; a sua volta il governo serbo, sostenuto dalla Russia ha affermato che si opporrà con tutte le sue forze. Da parte sua il Prof.Prodi ha sottolineato il fallimento del piano predisposto dal finlandese Martti Ahtisaari per conto dell’ONU, che prevede un Kossovo indipendente con la contemporanea tutela della minoranza serba facendo ricorso ad una specie di protettorato internazionale.

Il nostro Governo si limita alla proposta di scambio tra rinuncia al Kossovo ed ingresso della Serbia nell’U.E., ma si tratta di un programma inaccettabile per una Nazione degna di questo nome.
Se si arrivasse alla prevista dichiarazione di indipendenza, oltre alla reazione militare serba si aprirebbero probabilmente altri scenari.
A loro volta i serbobosniaci punterebbero alla secessione dalla Bosnia-Erzegovina, che scatenerebbe la risposta militare della federazione croatomusulmana, si avrebbe inoltre anche l’intervento della Macedonia.
In altre parole vi è la possibilità che si accenda un conflitto che si allargherebbe a tutti i Balcani e che coinvolgerebbe le truppe NATO stazionate in loco, tra le quali numerosi reparti italiani.
Ma oltre ai Balcani, la revisione etnica dei confini attualmente esistenti, potrebbe innescare altri conflitti, dalla scissione del Belgio, all’indipendenza delle regioni autonome dell’Abkazia e Sud Ossezia in Georgia, alla Catalogna ed ai Paesi Baschi in Spagna, alla Scozia nel Regno Unito, alla Corsica dalla Francia, all’area Nord di Cipro, alla Vojvodina in Serbia, alla Transilvania in Romania.

S.S. Benedetto XVI ha nominato Segretario di Stato il Cardinale Tarcisio Bertone in sostituzione del Cardinale Angelo Sodano ed ha nominato Presidente della C.E.I. il Cardinale Angelo Bagnasco in luogo del Cardinale Ruini.

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