PANORAMA POLITICO

autore: 
Giancarlo Vittucci Righini

Il Governo Berlusconi ha intrapreso la propria attività in modo autorevole e ci auguriamo che riesca a realizzare il suo programma, in particolare per quanto riguarda la sicurezza, la riduzione del carico fiscale e lo smaltimento della spazzatura in Campania.

I problemi da affrontare sono molti e la situazione economica internazionale non è d’aiuto, a causa dell’aumento terrificante del prezzo del petrolio, che ha determinato l’incremento generalizzato dei costi, specialmente per quanto attiene alle materie prime ed agli alimentari.

Ciò nonostante il Governo in conformità agli impegni assunti non soltanto non ha aumentato le tasse (come aveva fatto in modo sconsiderato il precedente Governo di sinistracentro di Prodi), ma ha soppresso l’ICI sulla prima casa ed avviato senza indugi un rigido programma di riduzione della spesa pubblica accompagnato da una riforma che ha per oggetto il controllo dell’attività dei pubblici dipendenti che mira ad introdurre finalmente il metodo meritocratico - già vigente ai tempi della Monarchia - in modo tale da premiare chi lavora seriamente e da sottoporre a sanzioni i fannulloni, finora resi intoccabili da assurde protezioni politiche e sindacali.


Per quanto riguarda la composizione del Governo, dobbiamo esprimereforti perplessità, poiché accanto ad alcuni politici e tecnici esperti (Tremonti, Letta, La Russa, Brunetta,Bossi, Maroni e pochi altri) vi sono parecchi “illustri” sconosciuti che devono essenzialmente la loro carriera alla benevolenza ed alla supina osservanza ai voleri del Presidente del Consiglio, che prima li ha fatti eleggere ponendoli ai vertici delle liste elettorali e poi li ha scelti come ministri.

Abbiamo l’impressione anche se ci auguriamo
di sbagliare, che per la maggior parte si tratti, come avevamo paventato in articolo pubblicato prima delle elezioni, di “Yesmen” e “Yeswomen”, che si limiteranno ad eseguire fedelmente quanto sarà loro ordinato, ma che non saranno in grado di fornire un valido contributo personale.
E temiamo che questa situazione possa ripetersi anche nel nuovo partito del Popolo della Libertà, che si fonda essenzialmente sul carisma, sulle capacità e, diciamolo pure, sui
mezzi straordinari dei quali dispone il Cavaliere, il quale però non è eterno, è bene non dimenticarlo, anche se gli auguriamo sinceramente ancora molti anni di salute ed attività.

Quanto affermiamo è confermato dal fatto che il Cavaliere recentemente ha accusato alcuni lievi malesseri, prontamente superati, ma che comunque confermano l’assoluta ed urgente necessità della nomina di un autorevole ed indiscusso Vice Premier - appartenente al Popolo della Libertà - in grado di sostituirlo in ogni eventualità.

Per quanto attiene al suo patrimonio il Cavaliere ha già provveduto a designare ed insediare i suoi successori nelle persone della figlia primogenita e del secondogenito. Siamo certi che i destini dell’Italia gli stiano altrettanto a cuore.
Provveda perciò in tempo, ci auguriamo con forte anticipo, a designare un suo valido sostituto chepossa subentrargli senza incontrare opposizioni né scatenare lotte di potere.

Inoltre vi è l’assoluta necessità di creare una valida ed articolata classe dirigente, che sia in grado di proseguire l’opera di Berlusconi,quando questi, per le ineluttabili leggi della natura, verrà a mancare; di qui la necessità di ripristinare il voto preferenziale, in modo da consentire nuovamente agli Italiani di scegliere tra i candidati, quelli ritenuti più validi e preparati, ponendo fine ad un sistema avallato daglischieramenti politici, compresi Partito Democratico e Sinistra Arcobaleno, che si fonda sul più smaccato nepotismo.

Ciò premesso ci auguriamo che innanzi tutto venga affrontato con energia e risolutezza il problemadell’ordine pubblico, con la lotta senza quartiere contro la criminalità italiana e straniera, con l’espulsione di quanti si trovano illegalmente sul nostro territorio, privi di mezzi di sussistenza e quindi posti nella necessità di ricorrere ad espedienti di qualsivoglia genere (leggi reati) pur di sopravvivere.

E anche la Lega non si illuda: molti di quelli che l’- hanno votata, se ne infischiano del federalismo, ma la ritengono a ragione la più determinata nella lotta contro il crimine.

E se le sinistre hanno perso le elezioni lo si deve proprio al fatto che hanno sempre favorito e protetto, analogamente a certe organizzazioni clericali, l’arrivo indiscriminato in Italia di masse di disperati, tra le quali si illudevano di fare proselitismo; inoltre le sinistre hanno sempre minimizzato il pericolo rappresentato dalla delinquenza, arrivando al punto di parlare di microcrimini, quando si trattava di furti nelle abitazioni o addirittura di rapine!

E i risultati di questa folle politica sono sotto gli occhi di tutti.
La stragrande maggioranza dei reati resta impunita. Autori di rapine sono condannati agli arresti domiciliari. Chi nella propria abitazione reagisce a mano armata contro le aggressioni corre il rischio di essere incriminato per omicidio volontario.

Tutto questo deve finire; occorrono leggi chiare che tutelino nel massimo grado chi difende la propria vita ed i propri beni.
Ci si preoccupi una buona volta di tutelare le vittime e non chi delinque!

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