PANORAMA INTERNAZIONALE

autore: 
G.V.R.

Seif Al Islam, figlio del dittatore Gheddafi ha minacciato “ripercussioni catastrofiche nelle relazioni tra l’Italia e la Libia” nell’eventualità che il leghista Roberto Calderoli fosse stato nominato ministro.

Berlusconi giustamente se n’è infischiato e Calderoli è entrato a far parte del Governo. E’ veramente pazzesco che il figlio del leader libico abbia tentato di porre un veto nei confronti di un futuro ministro del nostro Governo.
Evidentemente questi arabi non hanno ancora appreso l’ABC della diplomazia e facendosi forti del fatto che ci forniscono il 18% dei nostri consumi energetici, provano a lanciare anatemi e minacce.
Tutti ricordiamo quando ai tempi della presidenza Reagan bastò un semplice bombardamento per porre fine alle provocazioni di Gheddafi, il quale smise subito di fare il tracotante e per impietosire l’opinione pubblica si inventò la morte di una figlia di pochi anni sotto le bombe americane.
Gheddafi per restare al potere finge di essere un musulmano devoto ma nella realtà il suo regime è contestato sia all’interno che all’estero per essere laico e addirittura lasfemo a causa del comportamento di molti suoi esponenti e per le pubbliche violazioni di regole religiose.


La provocazione libica è dovuta al fatto che Muammar Gheddafi non contento di quanto ha fin quei rapinato alla comunità italiana, poi espulsa, pretende che il nostro Governo costruisca in Libia un’autostrada litoranea a risarcimento di inesistenti danni provocati dalla nostra “occupazione”.
Inoltre Gheddafi con i pretesti più vari continua a rifiutare di collaborare alla repressione del traffico sempre più intenso di clandestini nel Mediterraneo, violando l’accordo sottoscritto il 19/12/2007 con l’allora nostro Ministro degli Esteri D’Alema, che prevede il pattugliamento congiunto delle acque territoriali libiche.


In Libano sono cessati i combattimenti tra le truppe governative e le milizie islamiche del partito Hezbollah, ma quest’ultimo ha riportato una sostanziale vittoria entrando nel nuovo governo con ben 11 ministri e con il diritto di veto.
Gli scontri avevano avuto inizio in quanto il governo Siniora voleva eliminare la rete telefonica militare autonoma dei guerriglieri sciiti, adoperata a fini di spionaggio, nonché il loro presidio all’aeroporto di Beirut sulla pista di atterraggio riservata ai voli americani ed internazionali.

Nel contempo la situazione del nostro contingente in Libano si è fatta maggiormente precaria. Dalla fine del conflitto con Israele le milizie Hezbollah si sono rinforzate notevolmente grazie agli aiuti militari della Siria e dell’Iran, approfittando della circostanza che le truppe dell’UIFIL 2, comandate dal Generale italiano Graziano, fungono da cuscinetto, impedendo all’esercito israeliano di intervenire.


In Italia è previsto il summit del G-8 per il mese di luglio dell’anno prossimo, che si dovrebbe tenere alla Maddalena in Sardegna.
I lavori però sono in notevole ritardo, in quanto l’ex base navale per sottomarini nucleari americani non dispone delle indispensabili strutture alberghiere e di accoglienza.


La Maddalena venne scelta dal Governo Prodi sia perché difficilmente raggiungibile da parte di cortei di dimostranti, sia perchè si voleva fare cosa grata a Renato Soru governatore di sinistra della Sardegna, attualmente in difficoltà per le tasse di lusso dichiarate illegittime.


Da segnalare gli inconsulti attacchi di alcune esponenti del Governo spagnolo contro il Presidente Berlusconi per le previste restrizioni all’ingresso ed alla permanenza in Italia di extracomunitari privi di permesso di soggiorno e di mezzi; si tratta della vice presidente Maria Teresa Fernardez de la Vega e del ministro per le pari opportunità Bibiana Aido, volutamente dimentiche che da tempo in Spagna il Governo Zapatero ha varato al riguardo leggi molto restrittive che prevedono anche sbarramenti vigilati da militari armati e che già diversi stranieri hanno perso la vita nel tentativo di entrare nel territorio iberico.

In Nepal i maoisti hanno vinto le elezioni con i sistemi che ben conosciamo e proclamato la repubblica.

In Iraq la situazione tende a migliorare, le perdite delle truppe americane si sono ridotte al minimo e ci si augura che presto i combattimenti abbiano termine.

Continua invece a imperversare la guerriglia talebana in Afghanistan, dove al contingente italiano sarà consentito di dare un aiuto più incisivo alle truppe americane ed olandesi

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