MONARCHICI PERCHE’

autore: 
Italia Reale

Manifesto Programmatico di Alleanza Monarchica - Stella e Corona

I Monarchici di “Stella e Corona” considerano del tutto artificiale la divisione degli schieramenti politici in destra, centro e sinistra.
Questi termini, ideologici ed astratti, impediscono di comprendere i veri problemi della società ed hanno, in effetti, separato il popolo da una classe politica sempre più lontana, costosissima e detentrice di privilegi mai visti.

Noi siamo per una concezione della politica non astratta, nè settaria. La Monarchia, in effetti, permette di mantenere i legami tra il popolo e la classe politica. Il Re è veramente al di sopra delle parti, delle regioni, degli interessi, proprio perchè, a differenza di un Presidente della repubblica, non viene eletto da una fazione o da un accordo di fazioni, ma trae il proprio potere direttamente dalla legge e dalla storia.

Il Re garantisce la continuità dello Stato, al di là delle battaglie, dei cambiamenti elettorali e delle vicissitudini politiche.
I governi cambiano, mentre il Re rimane al suo posto.
La Dinastia incarna la storia di una Nazione.
Il Re svolge un ruolo di arbitro nei conflitti di interesse che contrappongono forze sociali e gruppi politici.
Il Re incarna un punto di riferimento visibile della giustizia ed è il miglior garante della sua imparzialità.

Con la Monarchia il necessario decentramento può essere attuato, senza timore che venga meno l’esistenza della Nazione.“Stella e Corona” propone di ripartire le competenze amministrative e politiche tra Comuni, Parlamento e nuovi assetti provinciali.

Siamo favorevoli a due Camere, rappresentative, l’una delle forze politiche e l’altra delle realtà locali.
In questo quadro, anche alla luce di una politica di risparmio, dovranno essere abolite le Regioni che si sono dimostrate carrozzoni politici, atti a moltiplicare in periferia i difetti del Governo centrale.

Dovranno anche essere abolite le Prefetture, nella considerazione che le comunità locali non hanno bisogno di controllori-burocrati e di poliziotti ma di liberi rappresentanti che possano comunicare al Governo centrale le necessità del territorio.

Le Province dovranno essere riviste territorialmente e dotate di nuovi e più ampi poteri, tenendo conto delle realtà operanti dei corpi e ordini intermedi.

Con i sistemi elettorali che si vanno affermando, il popolo è sempre più considerato come un’entità astratta e lontana, da chiamare a ratificare decisioni già prese.
L’oligarchia, malattia latente di ogni repubblica, crea dei veri e prepotenti padroni della politica che privano il popolo della sua stessa sovranità.

Le imposizioni verticistiche di candidati, le liste bloccate, l’attribuzione dei Collegi elettorali, come veri e propri feudi moderni, stabiliscono una omologazione delle coscienze e delle idee che imprigiona il dibattito, trasformano la politica in qualcosa di elitario e inducono sempre maggiori percentuali di cittadini a non partecipare al voto.

Dovrà essere garantita la più ampia rappresentatività alle idee ed ai programmi della gente.

anno: 
mesi: 
argomenti: