PANORAMA POLITICO

autore: 
Giancarlo Vittucci Righini

Sui mass media negli scorsi mesi sono apparsi numerosi riferimenti ad intercettazioni uscite abusivamente dagli uffici giudiziari di Napoli relative a presunte telefonate nelle quali l’On.Berlusconi avrebbe parlato delle proprie avventure amorose. Poi è calato il silenzio. Riteniamo che si sia trattato di pure e semplici illazioni di giornalisti legati all’opposizione nel vano tentativo di creare difficoltà al Capo del Governo.

Da rilevare invece il conflitto istituzionale tra governo e magistratura, attaccata dal Presidente del Consiglio persino al G8 in Giappone.
Immediata la risposta del sindacato ANM (Associazione Nazionale Magistrati), contrario non soltanto alle leggi ad personam (Lodo Alfano) ma anche alle previste decurtazioni degli stipendi stabilite dal Ministero dell’Economia nei confronti dei funzionari pubblici meglio remunerati, tra i quali rientrano i magistrati, gli stipendi dei quali finora erano collegati a quelli dei parlamentari.

Dopo le dimissioni dell’On Borselli, a seguito della sconfitta elettorale dei socialisti e della loro conseguente scomparsa dal Parlamento, il Partito Socialista Italiano ha eletto come segretario nazionale Riccardo Nencini, politico poco conosciuto a livello nazionale, ma che ha ricoperto incarichi di alto livello nella Regione Toscana governata dalla sinistra.

In tale occasione il segretario del P.D. On.Veltroni è stato accolto dall’assemblea socialista con fischi e contestazioni per aver escluso nei mesi scorsi la componente socialista dalle liste del suo partito.

In effetti il nuovo P.S.I. con l’U.D.C. di Casini, nei progetti di Veltroni, dovrebbero prendere il posto del partito giustizialista di Di Pietro, che ha assunto posizioni estremiste contro l’attuale maggioranza di governo, sottraendo consensi al P.D. secondo i sondaggi più recenti.

Al contrario D’Alema vorrebbe ripristinare l’alleanza con l’estrema sinistra, attualmente scomparsa dalle aule parlamentari, nel tentativo di prendere una rivincita alle prossimi elezioni amministrative e per il Parlamento Europeo.

Il Governatore della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco, già Ministro delle Finanze, eletto per il P.D., è stato arrestato unitamente a 10 alti funzionari ed amministratori con l’accusa di corruzione e truffa nel settore della sanità-pubblica; dopo la detenzione ha avuto gli arresti domiciliari e, quindi, l’obbligo di dimora.

L’opposizione dopo la bruciante sconfitta subita nelle scorse elezioni politiche continua a sostenere che Berlusconi avrebbe vinto perché controlla i mass media; tesi destituita di fondamento perché la stragrande maggioranza della stampa, compresa quella sedicente “indipendente”, così come gran parte delle televisioni gli sono sempre state ostili.

Nessuno nega che abbia un grosso patrimonio, ma persino le reti televisive di Mediaset hanno sempre avuto, fatte poche eccezioni, la massima libertà nelle loro programmazioni, dando spazio anche a personaggi notoriamente di sinistra come Santoro e tanti altri.

I successi del Cavaliere sono dovuti oltre che alla sua abilità, ed alla sua combattività ed ostinazione, alla profonda crisi dell’Italia ed alla mancanza di serie alternative di destra e di sinistra.
Secondo quanto auspicato dal Sen. Bossi si avvicina la realizzazione del federalismo che avrà comeprologo quello fiscale.

La Regione Sicilia governata da Raffaele Lombardo, che è in sintonia con la Lega Nord, ha presentato al Governo tre richieste irrinunciabili:
- la “fiscalità di vantaggio”, cioè la compensazione finanziaria per le regioni meridionali che sono meno sviluppate;
- le “accise” sul petrolio, cioè il recupero delle imposte prelevate dallo Stato sulle estrazioni di idrocarburi in Sicilia;
- il mantenimento dello speciale Statuto siciliano, che è fortemente autonomo.


Ci auguriamo che la riforma federale comunque non metta a rischio l’Unità d’Italia, realizzata da Casa Savoia e che le nostre 20 Regioni non si trasformino in altrettante piccole repubbliche.

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