L'Italia sta cadendo a pezzi, crollano strade e scuole. Di chi è la colpa?

Opinione di Italia Reale: 
Ormai non siamo più al sicuro sulle strade e nemmeno i bambini che vanno a scuola, l'Italia sta cadendo a pezzi. 
 
Dopo il crollo di un pilone in un tratto dell’autostrada A19 Palermo-Catania, la più importante e trafficata bretella autostradale della Sicilia, c'è stato in Sardegna il cedimento dell'asfalto della statale "Nuova 554", che collega Cagliari alle località turistiche. 
 
Come se non bastasse c'è stato il cedimento del soffitto di una scuola elementare ad Ostuni, in Puglia, di recente sottoposta a lavori di ristrutturazione. L’incidente è avvenuto mentre la maestra stava tenendo lezione e i bambini erano seduti nei loro banchi, per fortuna solo alcuni bambini sono rimasti feriti. 
 
L’autostrada Palermo-Catania mantiene il record non invidiabile di essere chiusa pochi giorni dopo essere stata inaugurata, avvenuta il 23 dicembre in anticipo di 3 mesi sulla consegna dei lavori. 
Il 10 aprile si sono poi incrinate 4 piloni del viadotto Himera, probabilmente per una frana, di cui, se ne segnalava la pericolosità già dal 2005. Non una fatalità dunque ma un disastro annunciato che ha spaccato in due la Sicilia, provocando danni economici per diversi milioni di euro.
Soltanto per un caso al momento del crollo nessun mezzo stava transitando.
 
Nella statale "Nuova 554" l’asfalto è esploso e si è creata una voragine di oltre 1 metro, probabilmente per colpa di qualche leggerezza nella fase progettuale.
 
Questi gravi fatti, che avvengono sempre più frequentemente uno dietro l'altro, ed addirittura poco tempo dopo l'inaugurazione o la ristrutturazione, sono i risultati dell’incuria e negligenza di uno Stato (la repubblica) che, preoccupando di altro, di fatto distrugge il nostro Paese, facendolo sprofondare in un baratro sempre più profondo.
 
Come al solito in queste occasioni ecco il consueto rimpallo di responsabilità tra Governo, Regione, Province e Anas, che alle volte toccano vette di comicità surreale. 
Intanto la situazione idrogeologica è drammatica, le infrastrutture lasciano molto a desiderare, e la situazione scolastica peggiora.
 
Invece tutte le opere realizzate durante il Regno d'Italia non sono crollate, a testimoniare la bellezza dell'opere ma anche la serietà di uno Stato (la Monarchia) e di una classe politica che allora, al contrario di adesso, agivano per il Bene del Paese. ..