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Dal 17 aprile 1975 al 9 gennaio 1979, nell’arco di meno di quattro anni la Cambogia venne percorsa da un fiume di sangue nel quale per mano di assassini comunisti perirono due milioni di persone, un terzo dell’intera popolazione.
Il macellaio capo fu Pol Pot (già Saloth Sar) che per la mattanza si valse dei Khmer rossi.
Il criminale Pol Pot, che non si fidava nemmeno dei propri collaboratori, fece rinchiudere in un’ala della Prison Security “S. 21” di Phnom Penh, la maggior parte dei propri aiutanti che vennero ivi massacrati dopo torture.

Mentre il Museo Nazionale dell’Automobile “Carlo Biscaretti di Ruffia” è andato in letargo per lavori di ristrutturazione e ampliamento della storica sede di Corso Unità d’Italia della Capitale piemontese, nel padiglione “Giovanni Agnelli” di Torino Esposizioni è stata allestita la mostra “Trilogia dell’Automobile”.