PANORAMA INTERNAZIONALE

autore: 
Giancarlo Vittucci Righini

In Italia purtroppo la situazione non accenna a migliorare.

Il tanto decantato Governo dei cosiddetti tecnici finora è stato solo capace di aumentare le tasse in un modo talmente smisurato che siamo entrati in piena recessione.

Aumentano i fallimenti e quindi la disoccupazione, aumenta anche lo“spread”.
Com’era prevedibile le elezioni amministrative si sono risolte in un vero e proprio disastro per il centro-destra che ha perso in molti comuni e province principalmente a causa del malcontento di tanti elettori contrari all’appoggio al Governo Monti e alla rottura dell’alleanza con la Lega.

Inoltre la Lega è rimasta coinvolta in gravi scandali di carattere finanziario anche se la sinistra non è certamente da meno grazie a Penati, già capo della segreteria del leader del P.D. Bersani, a Lusi senatore del P.D. e tesoriere de “La Margherita”, accusato di aver dilapidato oltre 70 milioni di euro, ed a tanti altri compagni di merende oltre che di partito.

Per l’ennesima volta la sinistra, la quale vanta una inesistente superiorità morale, ha dato una lampante dimostrazione della sua effettiva pochezza ed incapacità. Anche i risultati del cosiddetto terzo polo, il cui fulcro è rappresentato da Casini, sono stati deludenti.
Buono il risultato del Movimento 5 Stelle che si ispira a Grillo.
La situazione politico-economica è grave e minaccia di peggiorare.
A ciò si aggiunga il tremendo e persistente terremoto che sta devastando tante nostre regioni, con gravi perdite di vite umane ed immensi danni materiali.

Ora il problema è quello di trovare il difficile modo di risalire la china.

È evidente che occorrono delle riforme; l’On. Berlusconi propone di modificare la costituzione introducendo un semipresidenzalismo alla francese.

In altri termini un Capo dello Stato che nomina i Ministri e che è in grado di governare anche quando la maggioranza parlamentare gli è ostile, scelto direttamente dagli elettori, con eventuale ricorso al ballottaggio qualora non ottenga in prima istanza la maggioranza assoluta dei voti.
In questo modo si avrebbe un esecutivo più efficiente e si eviterebbero le lungaggini della serie di consultazioni con gli innumerevoli capi e capetti che rappresentano tutti i partiti e partitini di questa infelice repubblica.

Per la sinistra l’On. Bersani ha già dichiarato la sua opposizione perché non ci sarebbe tempo sufficiente di qui al 2013.

La verità è che con l’attuale sistema i capi partito sono in grado di far eleggere i propri manutengoli introducendoli nei primi posti delle liste elettorali ed ottenendo così la loro assoluta obbedienza e sottomissione.

Comunque la situazione politica è in movimento.

In particolare il PDL è in subbuglio; ogni giorno si ha notizia di nuove iniziative, della nascita di correnti, aggregazioni, associazioni, ma la verità è una sola.

Se il Cavaliere viene a mancare per un qualsiasi motivo il centro-destra è destinato a sfasciarsi in mille rivoli.

La soluzione migliore per contrastare la sinistra, sarebbe quella di compattare tutti i benpensanti, dagli ex AN ed ex Forza Italia, al CDC di Casini, a Italia Futura di Luca di Montezemolo, alla Destra di Storace ed eventualmente agli ormai pochi seguaci di Fini.

Tuttavia resta il problema fondamentale, quello del leader. Sia Montezemolo che Casini vi aspirano, Alfano chissà, Berlusconi si dice che si voglia defilare, ma non è ancora detto, perché l’uomo è ambizioso e dispone di molte risorse.

In ambito internazionale si avvicinano le elezioni presidenziali negli Stati Uniti che si terranno il prossimo mese di novembre.
Il presidente Obama, è pressato dal candidato conservatore Romney favorito dalla cattiva situazione economica americana.


In Francia il non più ridanciano Sarkozy è stato battuto dal socialista Hollande ed ha fatto fagotto.
In Germania la cancelliera Merkel ha subito una serie di sconfitte da parte dell’opposizione socialdemocratica.
Per quanto riguarda la situazione militare, in ambito Nato prosegue la realizzazione dello scudo antimissile, a difesa dalle aggressioni degli Stati “canaglia” (Iran, Corea del Nord, ecc.), che è osteggiato dalla Russia.

Per l’Asia è previsto in un prossimo futuro un notevole incremento delle forze americane (in particolare Marina, Aviazione e missili) in funzione anti cinese.

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