PANORAMA ELETTORALE

autore: 
Giancarlo Vittucci Righini

Il risultato delle recenti elezioni amministrative è stato decisamente negativo per il centrodestra.

Gli attacchi frenetici contro il Presidente Berlusconi condotti dai mass media, per la maggior parte orientati a favore della sinistra, l’assalto altrettanto virulento di una parte politicizzata della magistratura alla ricerca di un qualsivoglia pretesto per incriminarlo e che ha favorito la pubblicazione di centinaia di intercettazioni (nella maggior parte telefonate di carattere privato che pur non avendo alcun rapporto con reati di qualsivoglia genere tuttavia lo presentavano in una luce estremamente sfavorevole, facendolo apparire come un uomo amorale, invasato del sesso), unito all’indubbia situazione di crisi economica che colpisce l’Italia così come l’intero mondo occidentale hanno portato ad un indubbio ridimensionamento dell’elettorato di centro destra ed alla vittoria della sinistra più estrema in numerosi capoluoghi.

A questi fattori si sono aggiunti la defezione dei finiani detti futuristi (ma, il cui futuro è ormai alle spalle), nonché i litigi all’interno della maggioranza, tra le varie correnti che scalpitano alla ricerca di incarichi di maggior prestigio e potere, così come i contrasti tra ex Forza Italia ed ex AN.
Anche il comportamento, a volte tracotante della Lega Nord, la sua presa di posizione contro la celebrazione dei 150 anni del Regno e dell’Unità d’Italia sotto Casa Savoia, ecc., hanno scontentato ed allontanato dalle urne molti elettori.


La Lega si era illusa di acquisire i voti in uscita dal PdL e di diventare addirittura il primo partito del Nord; invece ha avuto non soltanto una battuta d’arresto, ma ha perso circa un terzo dei voti ottenuti nella scorsa elezione politica.
Si aggiunga che la presentazione in molte località di candidati leghisti contrapposti a quelli del PdL, ha favorito la frammentazione dell’elettorato di centrodestra avvantaggiando sinistra.

Inoltre si è verificato grande sconcerto l’elettorato cattolico, che non avrebbe dovuto dimenticare che Governo si è sempre impegnato a favore della difesa della vita concepimento alla morte naturale, della promozione della famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna, della libertà di educazione,
ecc.


Vi era anche molto malcontento tra i ceti produttivi, ma non è certo colpa del Presidente Berlusconi se l’economia mondiale è in grave crisi.
Se la sinistra fosse stata al governo ne avrebbe approfittato per aumentare le tasse, mentre PdL e Lega sono riusciti a non farlo ed al contempo ad evitare che l’Italia venisse a trovarsi nella situazione precaria nella quale versano Spagna, Grecia, Irlanda e via dicendo.

Anche la scelta dei più importanti candidati sindaco da parte del centro-destra non è esente da critiche.

Così a Milano la Sig.ra Moratti, pur essendo donna d’indubbie qualità, soprattutto in materia di viabilità ha adottato provvedimenti errati, ai quali si era impegnata a rinunciare dopo il cattivo esito della prima votazione. A Torino la candidatura all’ultimo momento di Coppola, giovane brillante ma poco conosciuto, ha portato al disastro.
Al suo posto sarebbe stato necessario porre fin dall’inizio un candidato di gran nome, esponente conosciuto e stimato della società civile. D’altra parte è indubbio che Torino sia una città particolare nella quale fin dai tempi dell’Unione Sovietica regna l’accordo tra i poteri forti e la sinistra politica e sindacale.
Anche a Napoli il candidato Lettieri, boicottato all’interno del centrodestra, è stato clamorosamente battuto dal giustizialista De Magistris.

Un altro errore è stato quello commesso dall’On.Berlusconi di voler dare un’impronta eccessivamente politica a queste elezioni.

Tuttavia se la maggioranza ha poco da ridere, l’opposizione la quale atteggia impropriamente a vincitrice, ne ha meno.
Infatti il PD, maggior partito di opposizione, che si definisce riformista ed è costituito da postcomunisti come Bersani, D’Alema, Veltroni compagni, nonché cattocomunisti come Bindi e Castagnetti, occasione delle primarie più importanti ha visto propri candidati sonoramente battuti da esponenti estremisti come Pisapia di Rifondazione Comunista a Milano De Magistris del movimento giustizialista di Pietro a Napoli.
Anche il cosiddetto terzo polo ha fatto flop.
In particolare l’UDC di Casini pur avendo mantenuta una certa consistenza, non ha conquistato alcun comune di rilievo e di fatto ha favorito successo dei candidati della sinistra più estrema, fautori dell’aborto, dell’eutanasia, del riconoscimento del matrimonio tra persone dello stesso sesso e via dicendo.

A sua volta il partitucolo di Fini non è andato oltre l’1% dei voti, anche se si atteggia a vincitore morale di queste elezioni.

D’altra parte la sconfitta in sede amministrativa dei partiti di governo è un fenomeno che si è recentemente verificato in tutta Europa, dall’Inghilterra alla Francia, dalla Germania alla Spagna.
Ma nessuno dei capi di quei governi ha mai pensato per un solo attimo di dimettersi e di indire nuove elezioni, come chiede a gran voce l’opposizione in Italia.
Tra costoro vi è addirittura un noto preteso intellettuale che ha auspicato un colpo di stato da parte delle Forze dell’Ordine!!!
Ogni commento ad una proposta così demenziale è superfluo.
Comunque non tutto il male viene per nuocere.

La sconfitta del centro-destra nelle elezioni amministrative rappresenta un preciso segnale di allarme che non può e non deve essere sottovalutato.

D’ora in poi occorre che il Governo dimostri con i fatti che le difficoltà economiche degli Italiani non vengono ignorate e che proceda con rapidità ed energia a ridurre i costi assurdi della politica. Soppressione o quanto meno forte riduzione del numero delle province, accorpamento dei comuni più piccoli, dimezzamento dei parlamentari e dei componenti dei vari consigli regionali, comunali, ecc., nonché delle loro ingiustificate prebende.

E poi riforma fiscale, riforma della giustizia, collaborazione imposta, se necessario, al rapporto tra capitale e lavoro, repressione della criminalità e controllo dell’immigrazione clandestina che non può essere più tollerata.

Solo in questo modo l’attuale maggioranza potrà rafforzarsi e ottenere l’adesione e l’appoggio convinto della stragrande maggioranza degli italiani.

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