PANORAMA POLITICO

autore: 
Giancarlo Vittucci Righini

Da qualche tempo in Italia la Chiesa Cattolica ha ripreso in pieno il suo particolare ruolo di guida spirituale, per il tramite del Cardinale Ruini, presidente dei Vescovi italiani.
Si tratta di una campagna sacrosanta a difesa della società fondata sulla famiglia e sulla difesa ad oltranza della vita. Questa precisa presa di posizione ha scatenato l’ira dei cosiddetti “laicisti”, i quali pretendono stoltamente di insegnare al Papa quello che deve dire e fare, sono contro la pena di morte - a condizione che non si tratti della Cina o di altri Stati comunisti, nel qual caso si chiudono nel più assoluto silenzio – e al contempo a favore dell’aborto, posizioni in evidente contrasto tra loro.

Pur senza pretendere di abrogare la legge che consente l’aborto, l’attuale maggioranza di centro-destra intende finalmente inserire volontari cattolici del “Movimento della vita” nei consultori familiari, com’è previsto dalla legge suddetta, affinché le donne che pensano di abortire, sappiano che vi sono apposite strutture di sostegno che consentono di salvare la vita dei nascituri.

In questa situazione l’opposizione si è divisa: da una parte gli estremisti che minacciano addirittura di abrogare il concordato del 1984 e di revocare il prelievo dell’8 per mille sulle tasse individuali a favore della Chiesa Cattolica, dall’altra i moderati con Rutelli e gran parte della Margherita.

In occasione della visita ufficiale del Presidente del Consiglio Berlusconi a S.S. Benedetto XVI, avvenuta il 19 novembre u.s., Palazzo Chigi ha pubblicato un comunicato nel quale si afferma che “L’esame dei principali temi internazionali ha inoltre confermato la speciale convergenza tra gli indirizzi dell’Italia e gli obiettivi morali e religiosi della Chiesa cattolica nel mondo”.
Si avvicina intanto la scadenza del settennato dell’attuale presidente della repubblica e sono iniziate le manovre per la sua successione.
Il Vice premier Fini ha proposto la rielezione di Ciampi, senza tener conto del fatto che ha già 85 anni e che in caso di rielezione dovrebbe arrivare a compierne 93.
Ma a parte la questione dell’età e dei precedenti (nessun presidente è stato rieletto fino ad oggi) resta il fatto che Ciampi è uomo di sinistra (proviene infatti dal partito d’azione) ed ha sempre favorito il centro- sinistra e creato problemi alle leggi più importanti proposte dall’attuale maggioranza.
Inoltre il centro-sinistra ha già pronti propri canditati, tra i quali Amato, ex Presidente del Consiglio, e Monti, ex Commissario europeo.
E’ stata nel frattempo votata in via definitiva dal Senato la riforma della costituzione che prevede tra l’altro maggiori competenze legislative per le regioni in materia di scuola, sanità e polizia locale.
Aumentano al contempo i poteri del Presidente del Consiglio, il quale potrà richiedere elezioni anticipate
e nominare e revocare i ministri, poteri finora attribuiti al Capo dello Stato.
E’ stata così posta fine all’eccessiva possibile ingerenza in sede politica del Capo dello Stato, come avvenne con Scalfaro.
E’ stata inoltre soppressa la doppia approvazione delle leggi; l’approvazione d’ora in poi sarà di competenza esclusiva della Camera dei Deputati , mentre il Senato avrà competenza in materia regionale.
Comunque la riforma sarà sottoposta prossimamente a referendum ed a questo proposito c’è da attendersi una battaglia infuocata.
Intanto nell’ “Ulivo” è sorto un conflitto sui fondi per la campagna elettorale.
L’On. Prodi scalpita per ottenere maggiori fondi da D.S. e Margherita che però nicchiano.

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