I monarchici ricordano Paolo Borsellino 30 anni dopo la sua morte

Ricordiamo Paolo Borsellino, un eroe che ha dedicato la sua vita contro la mafia.
 
Oggi è il 30° anniversario della strage di via D'Amelio, quando persero la vita il magistrato Paolo Borsellino ed i cinque agenti della scorta. 
 
Il 19 luglio 1992, alle ore 16:58, una Fiat 126 rubata imbottita di esplosivo saltava in aria telecomandata a distanza, sotto il palazzo dove abitavano la madre e la sorella del magistrato, presso le quali si era recato in visita.
 
Ecco alcune frase pronunciate dal magistrato Borsellino :
"Chi ha paura muore ogni giorno. Chi non ha paura muore solo una volta"
 
"Sono monarchico, la repubblica non fa per me"
 
Pochi giorni prima di morire disse : “Non sono né un eroe né un Kamikaze, ma una persona come tante altre. Temo la fine perché la vedo come una cosa misteriosa, non so quello che succederà nell'aldilà. Ma l'importante è che sia il coraggio a prendere il sopravvento.. Se non fosse per il dolore di lasciare la mia famiglia, potrei anche morire sereno.”
 
Dopo tanti anni da questa strage, non c'è solo la tristezza di aver perso un grande uomo, ma rimane la rabbia di quello che è avvenuto dopo, cioè le menzogne ed i depistaggi che caratterizzano la storia della repubblica. 
Troppe cose non sono state accertate attraverso processi passati in giudicato, altre continuano a galleggiare fra mezze verità e depistaggi, e tutto ciò alimenta il dubbio che questa strage non fu solo  un atto terroristico mafioso ma che si inseriva in una strategia più ampia.
Purtroppo invece di cercare la verità, questa strage è ancora raccontata da menzogne, depistaggi e misteri.
 
Infine ricordiamo che la famiglia Borsellino, in polemica con le autorità, non accettò i funerali di Stato.
 
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