Il Re Abdullah di Giordania, il primo re ad incontrare il presidente Trump

Data: 
3 febbraio 2017
Dal giuramento del 20 gennaio 2017, il presidente Trump ha incontrato alcuni leader stranieri. Il più importante incontro è stato quello col Primo Ministro del Regno Unito, Theresa May, per rafforzare il rapporto speciale tra i due paesi anglosassoni, ma il primo re ad incontrare il presidente degli Stati Uniti è stato il re Abdullah II di Giordania.
 
Sua Maestà il Re Abdullah a Washington DC ha incontrato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump,  per discutere sui modi per aumentare  la partnership strategica e lavorare congiuntamente per combattere il terrorismo. 
 
Durante l'incontro, che si è svolto a margine dell'annuale National Prayer Breakfast, il re Abdullah e Trump hanno convenuto sulla importanza di fornire sicurezza e protezione per i siriani e anche sull'importanza di intensificare gli sforzi per rilanciare i negoziati di pace israelo-palestinesi. 
 
In questa visita di 3 giorni negli Stati Uniti, il Re Abdullah, accompagnato dalla affascinante Regina Rania, ha incontrato diversi membri del Congresso e comitati all'interno del ramo legislativo e, il giorno precedente all'incontro con Trump, aveva parlato col vicepresidente degli Stati Uniti Mike Pence.
 
Il Re di Giordania ha sottolineato che i musulmani sono le prime vittime dei “fuorilegge dell'Islam” (Khawarij), che pongono un problema globale e non rappresentano alcuna fede o nazionalità.
 
Secondo la Casa Bianca, Trump ha parlato dell'impegno degli Stati Uniti per la stabilità, la sicurezza e la prosperità del Regno di Giordania che è un modello di stabilità e moderazione nella regione, e ha ringraziato il re Abdullah per la sua guida nella ricerca della pace e della stabilità in Medio Oriente.
 
La Casa Bianca ha anche detto che, nel prossimo futuro, il Re di Giordania tornerà a Washington in una visita ufficiale.
Inutile ricordare che negli Stati Uniti il re di Giordania è rispettato dai democratici e dai repubblicani allo stesso modo.