Caos repubblicano in Austria. Annullate le elezioni presidenziali per brogli

Opinione di Italia Reale: 
La corte suprema austriaca ha annullato le elezioni presidenziali in quanto viziate da brogli e irregolarità di ogni genere, ed ha ordinato di ripeterle tra fine settembre e inizio ottobre.
 
Nel ballottaggio per le elezioni presidenziali, dello scorso 22 maggio, Van der Bellen aveva battuto il candidato Norbert Hofer, ottenendo il 50,3% e superando Hofer di circa 30mila voti. Decisivi sono stati i 750.000 postali voti - circa il 12% dei 6,4 milioni di elettori registrati in Austria – che avevano reso incerto il risultato.
Il primo turno si era chiuso con la vittoria di Hofer ma le 740.000 schede elettorali spedite per posta ribaltarono l’esito. 
 
Nel corso delle due settimane di udienza dedicata all’esame della questione, i giudici hanno ascoltato circa 90 testimoni, tra cui membri dei seggi di tutto il Paese, e molti di loro hanno ammesso che spesso non è stata rispettata la legge elettorale, in particolare i tempi e le modalità del conteggio dei voti per posta.  Migliaia di schede secondo la loro ricostruzione sono state aperte prima del dovuto e una parte conteggiate da gente non autorizzata a farlo. 
 
Ecco alcuni esempi che dimostrerebbero i brogli elettorali nel voto austriaco: Nel collegio “Waidhofen an der Ybbs” si è registrata un’affluenza al voto del 146,9% (dove ha vinto, guarda caso, proprio Van der Bellen); A Linz, nel voto “per conto terzi” (cioè nel voto espresso per procura), l’affluenza alle urne è stata del 598%, dove Van der Bellen ha vinto su Hofer di ben 8.500 voti; il numero delle schede giunte dai votanti dall’estero è stato “magicamente” aumentato, in una notte, di circa 60.000 unità. 
 
I giudici hanno stabilito che ben 78mila schede sono da considerare invalide e considerando che lo scarto era di appena 31mila voti, il voto è stato falsificato. Inoltre la Corte Costituzionale ha dichiarato illegale l'invio da parte del Ministero dell'Interno ai media dei risultati elettorali locali mentre le urne erano ancora aperte, in quanti è vietata la diffusione di sondaggi e risultati prima della fine del voto.
 
La cerimonia del giuramento di Alexander Van der Bellen è stata annullata. Come previsto il presidente uscente Heinz Fischer lascerà il palazzo imperiale di Vienna l’ 8 luglio e sarà sostituito dal presidente del parlamento, Doris Bures, e dai suoi due vice, che gestiranno la presidenza in modo collegiale.
 
Le elezioni sono il fondamento della democrazia e quindi l’annullamento della elezioni presidenziali sono molto significative.
 
Intanto questo clamoroso evento è avvenuto in un paese europeo dove esiste una democrazia consolidata, non in un paese del terzo mondo o in una repubblica delle banane ...
Se anche in un paese come l’Austria è possibile falsificare le elezioni presidenziali chissà cosa è successo e cosa potrà succedere in altri Paesi.
Inoltre questi brogli sono avvenuti in un piccolo paese dove i politologi ritengono che i controlli siano più efficaci, e quindi dove è meno elevato il rischio di brogli. 
 
Un punto importante è che è lecito pensare che questi brogli siano stati pilotati e facilitati dalla Troika che avevano gli interessi a  far vincere il candidato più gradito alla UE.
I brogli in Austria è l'ennesimo golpe della nomenklatura di Bruxelles, che è arrivata addirittura a mettere le mani nelle urne. Si sa che gli euro fanatici odiano la democrazia ma finora non si pensava arrivassero addirittura ai brogli elettorali, ma pur di vincere, gli “illuminati”  hanno truccato le urne per l’elezione del presidente della repubblica austriaca. 
 
Con questi legittimi sospetti sul voto in Europa la Democrazia è a rischio, visto che gli eurocrati appunto hanno voluto abbattere il pericolo Hofer. Esiste in questa Unione Europa la democrazia ?
L’UE non poteva sopportare che un partito nazionalista ed euroscettico avesse la maggioranza assoluta in un Paese dell’Eurozona, quindi ogni mezzo era “lecito” perchè tale evenienza fosse evitata.
 
L’annullamento delle elezioni presidenziali austriache è un vero disastro per gli euro fanatici e per i repubblicani.
La vicenda dimostra una tendenza in atto, cioè che nel quadro dell’Ue come unione dei capitali europei e come svuotamento delle democrazie degli Stati nazionali sovrani, la democrazia tende a sparire.
 
Infine come mai quasi tutti i quotidiani italiani hanno evitato di raccontare quello che è successo in Austria?  Perché si parla dell'Austria solo per criminalizzare il partito FPO oppure il governo se decide di riprisitinare il controllo al Brennero? 
 
A pochi giorni dall’esito del referendum che ha portato all’uscita della Gran Bretagna dall’Ue, arriva un nuovo schiaffo all’Unione Europea.
Adesso la ripetizione delle elezioni presidenziali austriache sono seguite con apprensione dagli illuminati di Bruxelles perché temono che possa vincere il nazionalista ed euroscettico Hofer, che ha sempre criticato l’UE, in particolare per l’immigrazione e la difficile situazione economica.