Putin blocca le forniture di gas all’Ucraina. Crisi energetica in Europa?

Opinione di Italia Reale: 
Il presidente Vladimir Putin ha ordinato al colosso energetico Gazprom di interrompere le forniture di gas naturale che attraversano l'Ucraina, ed ha deciso di spostare il flusso di gas russo verso l'Europa lungo un altro percorso (Turkish Stream) che passa sotto al Mar Nero.
Inoltre se l'Unione Europea intende continuare a comprare il combustibile russo, dovrà costruire il suo gasdotto a sue spese, per unirsi al Turkish Stream.
 
La notizia è stata confermato da Alexey Miller, CEO di Gazprom, il più grande fornitore al mondo di gas naturale e dal ministro russo per l’Energia, Alexander Novak.
Il capo di Gazprom ha anche detto che non esistono altre opzioni al "Turkish Stream" e che l'UE ha un paio di anni al massimo per costruire il suo gasdotto per unirsi al Turkish Stream, e se questa tempistica non sarà rispettata questi volumi di gas potrebbero finire su altri mercati.
 
Le risposte di Mosca all’embargo imposto dalla Unione Europea hanno già messo in ginocchio l’export italiano con danni per centinaia di milioni di euro, ma adesso il piano russo di trasferire le forniture di gas dall’Ucraina alla Turchia spingerà l'Europa verso una crisi energetica.
Infatti circa il 40% delle esportazioni di gas russo che arrivano in Europa passa attraverso l’Ucraina e quindi a breve l’intero continente potrebbe rimanere senza gas.
In altre parole, l’Unione Europea non ha altra scelta che comprare il gas russo dalla Turchia mentre la Russia potrebbe fare a meno delle esportazioni di gas verso l’Europa in quanto la Cina ha già firmato un contratto per la stessa quantità di gas, anzi superiore.
 
Inoltre il quadro dei rapporti tra l'UE e la Russia è sempre più teso. 
Di recente il politologo russo Alexei Martinov su LifeNews ha addirittura sostenuto che ci sarebbe un coinvolgimento dell’intelligence USA nell’attentato a Charlie Hebdo, proprio in conseguenza dell’apertura di Francois Hollande che ha parlato di inopportunità delle sanzioni alla Russia.
 
Insomma le sanzioni contro la Russia da parte dell'Unione europea si sono dimostrate essere non solo inefficienti ma addirittura controproducenti. 
I burocrati dell'UE si sono illusi di piegare la Russia con delle sanzioni economiche che invece hanno danneggiato gli Stati europei.
Le risposte di Putin sono vincenti, perché l'UE ha bisogno del gas russo, mentre la Russia può fare a meno dei soldi europei.
 
Fonte: 

A rischio le forniture di gas all'Europa attraverso l'Ucraina.

A sostenerlo è Gazprom al termine dell'incontro tra il vicepresidente dell’Unione Europea e Commissario per l’Unione Energetica, Maros Sefcovic, e il Ceo di Gazprom, Alexei Miller.

La società ucraina Naftogaz, sottolinea il colosso russo, "sta acquistando volumi inferiori di gas rispetto a quanto precedentemente stabilito nel pacchetto inverno e sta continuando a prelevare volumi dai depositi di stoccaggio". E questo "sta comportando un rapido esaurimento delle riserve di gas in Ucraina, già di per sé insufficienti ad assicurare rifornimenti costanti e certi durante l’inverno".

Dato che il picco dei consumi di gas è atteso per la fine di gennaio e il mese di febbraio, "persiste un rischio per i consumatori europei legato al transito del gas russo attraverso l’Ucraina" conclude Gazprom.
 
Per quanto riguarda il collegamento al gasdotto 'Turkish Stream' spetta all'Ue realizzarlo. "Il progetto South Stream è annullato. Il Turkish Stream -sottolinea Miller- è ora l'unica strada per consegnare i 63 miliardi di metri cubi di gas russo che attualmente transitano attraverso l'Ucraina. Non ci sono altre opzioni. Abbiamo informato i nostri partner europei e ora spetta loro realizzare l'infrastrutture necessaria a partire dal confine turco-greco".
 
I partner europei, rileva il Ceo di Gazprom, "hanno diversi anni per realizzarlo nel miglior dei casi. Si tratta di un programma molto impegnativo per rispettare la scadenza. Il lavoro di collegamento dovrebbe essere avviato. In caso contrario i volumi di gas previsti potrebbero essere indirizzati verso altri mercati".