In Italia il sistema idrico è da terzo mondo, mancano i depuratori, per un italiano su tre l’acqua è sporca

Opinione di Italia Reale: 
Al Castello Sforzesco di Milano si era concluso il 3° Festival dell’Acqua.
Dai dati risulta che in Italia il sistema idrico è da terzo mondoi  depuratori sono inesistenti, i liquami arrivano direttamente in mare, e per un italiano su tre l’acqua è sporca.
 
Mentre in Europa per il sistema idrico ogni anno si investono in media 50 euro ad abitante - in Francia 88, in Olanda e in Inghilterra 100, in Danimarca 126 - in Italia solo 34 euro.  In Sicilia il 60% della popolazione scarica in mare, in alcune città mancano depuratori e le fogne arrivano direttamente in mare. Inoltre in Italia gli acquedotti perdono oltre il 30% (il 50% nel Mezzogiorno), contro il 21 della Francia, il 15 del Regno Unito e il 6,5 della Germania. 
 
Il dossier “acqua pulita”, realizzato da “Italia Sicura”, la task force voluta a Palazzo Chigi, ha svelato una situazione disastrosa. Dedichiamo pochi soldi per la tutela dell’acqua, e non spendiamo nemmeno quelli a disposizioni ( dei 12 miliardi di finanziamenti stanziati negli ultimi 15 mancano ancora 3,5). 
Da anni sono disponibili 1,1 miliardi di euro per i depuratori, ma su 94 cantieri previsti ne sono stati aperti solo tre.
 
Le cause sono le solite : ricorsi giudiziari, errori progettuali, conflitti politici, inedia burocratica, ruberie e scandali vari, in pratica lo Stato repubblicano non tutela neanche l’acqua, che è il principio di tutte le cose, compreso la salute dei cittadini.
In Italia il sistema idrico è fuorilegge : depuratori sono inesistenti, inadeguati o insufficienti, i liquami in mare, nelle falde acquifere che ci dissetano e nella terra che ci nutre.
 
Come se non bastasse, adesso l’Unione europea non intende più concedere proroghe e dal 2016 scatteranno le sanzioni fino a 500 milioni l’anno.
 
 
Fonte: 
Acqua sporca per un italiano su tre. Un conto da 500 milioni l’anno
 
Quattordici regioni sono fuorilegge, arrivano le multe europee. Eppure ci sono 3,5 miliardi non spesi da anni per i depuratori
 
Tutto in mare  
Diversi quartieri di Catania, nonché le città limitrofe, non sono allacciati al depuratore. Le fogne scaricano in mare.
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Norme e illegalità  
«Ce lo chiede l’Europa» e non da oggi, di restituire alla natura acqua pulita come quella che prendiamo. È del 1991 la prima direttiva. L’Italia l’ha ignorata per otto anni. Ed è del 2000 la direttiva che impone di raggiungere un buono stato delle acque entro il 2015.
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Un sistema marcio  
Chi deve organizzare il servizio idrico? Prima lo facevano i Comuni, ciascuno per conto proprio, ma così il sistema è inefficiente.
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Fanalino di coda  
Nei giorni scorsi, dati inequivocabili sono stati presentati a Milano durante il Festival dell’Acqua. I
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