10 febbraio : Il Giorno per ricordare le Foibe e l'Esodo degli italiani, dimenticati per troppi anni

Opinione di Italia Reale: 

Il Giorno del Ricordo è una solennità civile nazionale italiana, celebrata il 10 febbraio di ogni anno, istituita con la legge 30 marzo 2004 n. 92, per commemorare le vittime dei massacri delle foibe e dell'esodo degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra.

Il martirio dei nostri cominciò l’8 settembre 1943 e durò fino al 10 febbraio 1947. Molti italiani che vivevono in quei territori furono costretti ad abbandonare le loro case, altri furono uccisi dai partigiani comunisti di Tito, alcuni dei quali addirittura gettati vivi nelle foibe, dove morirono dopo una lunga agonia. 

Anche i comunisti italiani - il PCI esaltava Tito fino ad appoggiare le sue pretese sulla Venezia Giulia - collaborarono con il governo jugoslavo agli eccidi commessi dai partigiani jugoslavi comunisti.

In Italia questa ricorrenza è stata istituita solo nel 2004, quasi 60 anni dopo quei drammatici eventi. 
Purtroppo in Italia si è sempre negato l'esistenza di questi eccidi, e la storiografia repubblicana ha nascosto la questione delle foibe, tanto che molti italiani non ne hanno mai sentito parlare.
Perchè solo recentemente sono stati ufficialmente riconosciuti ?
 
Trascorso il dopoguerra, la complessa vicenda è stata a lungo trascurata, sostanzialmente perché la repubblica e soprattutto il PCI non avevano interesse a evidenziare le proprie contraddizioni e colpe sulla vicenda.
 
La neonata repubblica doveva normalizzare la situazione politica e istituzionale, e quindi evitò di riaprire le feriti del dopo guerra, compreso il tema scabroso degli infoibati
A livello internazionale i governi italiani preferirono stabilire rapporti meno tesi con la Jugoslavia, e questo anche per evitare scontro troppo forti con il PCI.
Il PCI poi aveva tutti gli interessi a nascondere le proprie subordinazioni alla volontà del comunismo internazionale, ma anche i governi preferirono tacere.
Si deve anche tener conto della cultura marxista-leninista che ha invaso la società e la cultura dell'Italia repubblicanizzata, che ha demolito l'identità nazionale e messo in secondo piano gli interessi nazionali.
 
Anche se dopo troppi anni di silenzio, l’istituzione di tale commemorazione è l’ammissione di un vero e proprio eccidio.
A questo punto però, oltre che denunciare coloro che ancora adesso osano negare il genocidio dei Martiri delle Foibe, si deve stigmatizzare il meschino comportamento della repubblica che lo ha volutamente nascosto e ricordare i suoi errori, tra i quali anche alcuni fatti spiacevoli, come l'episodio del presidente della repubblica Sandro Pertini, che si precipitò al funerale di Tito baciando il feretro e la bandiera dell’infoibatore ...