10 febbraio : Il Giorno per ricordare le Foibe e l'Esodo degli italiani

Opinione di Italia Reale: 
Il giorno 10 del mese di febbraio si celebra la giornata della memoria per le vittime delle foibe e dell'esodo degli istriani, fiumani e dalmati, istituita con la legge 92/2004 dello Stato italiano. 
 
Molti italiani che vivevono in quei territori furono costretti ad abbandonare le loro case, altri furono uccisi dai partigiani comunisti di Tito, alcuni dei quali addirittura gettati vivi nelle foibe, dove morirono dopo una lunga agonia. 
Anche i comunisti italiani - il PCI esaltava Tito fino ad appoggiare le sue pretese sulla Venezia Giulia - collaborarono con il governo jugoslavo agli eccidi commessi dai partigiani jugoslavi comunisti.
 
Questi drammatici eventi però sono stati nascosti dalla storiografia repubblicana, perché è sempre stata  nella mani della cultura politica del PCI che, dal punto di vista ideologico, era alleato col regime di Tito.
 
La neonata repubblica doveva normalizzare la situazione politica e istituzionale, e quindi evitò di riaprire le feriti del dopo guerra, e decise di stabilire rapporti meno tesi con la Jugoslavia, e questo anche per evitare scontri con il PCI.
Il PCI poi aveva tutti gli interessi a nascondere le proprie subordinazioni alla volontà del comunismo internazionale.
Si deve anche tener conto che la società italiana repubblicanizzata è stata dominata dalla cultura marxista-leninista, che ha demolito l'identità nazionale e messo in secondo piano gli interessi nazionali.
 
Oltre che denunciare coloro che ancora adesso osano negare il genocidio dei Martiri delle Foibe, si deve stigmatizzare il meschino comportamento della repubblica che lo ha volutamente nascosto e anche ricordare alcuni fatti spiacevoli, come l'episodio del presidente della repubblica Sandro Pertini, che si precipitò al funerale di Tito baciando il feretro e la bandiera dell’infoibatore ...