110° anniversario del doppio regicidio in Portogallo

Data: 
1 febbraio 1908
Esattamente 110 anni fa (1° febbraio 1908) il Re Carlos I di Portogallo (figlio della Regina Maria Pia di Savoia, a sua volta figlia di Vittorio Emanuele II) e il Principe ereditario Luigi Filippo furono assassinati a Lisbona dai repubblicani.
 
Questo doppio regicidio è un atto barbarico che delegittima la repubblica.  Questo efferato e tragico evento fu studiato dai repubblicani che, per rovesciare il sistema politico esistente, avevano pianificato con cura crescenti tensioni durante un periodo di crisi economico e sociale.
 
Appena re Carlos I decise di intervenire per attuare alcune misure di moralizzazione della vita politica, i repubblicani lo uccisero e per eliminare la Monarchia, senza pietà, uccisero anche il giovane principe ereditario (aveva solo 20 anni).
I repubblicani sapevano che la mancanza di un erede diretto avrebbe permesso a loro di approfittare dei disordini per proclamare la repubblica, ma il loro piano non funzionò perfettamente in quanto il secondo figlio del re Manuel, rimase solo lievemente ferito. 
 
Mentre la famiglia reale stava attraversando la piazza Terreiro do Paço, in direzione del Palazzo Reale, almeno due uomini spararono contro la carrozza reale, che vennero subito uccisi dalle guardie del corpo del Re e più tardi riconosciuti come membri del partito repubblicano.
 
Il Re Carlos I morì all’istante mentre il principe ereditario Luigi Filippo rimase agonizzante per 20 minuti prima di spirare (fu il regno più breve della storia). Il fratello minore Manuele fu ferito al braccio.
 
Al trono portoghese succede Manuel II, secondogenito di Re Carlo I, che soltanto due anni dopo, il 5 ottobre 1910 fu travolto da una rivolta e fu costretto a partire in esilio in Inghilterra.
Prima di morire, senza eredi, in esilio, Re Manuele II riconobbe il padre della attuale Duca di Braganza Duarte Pio, appartenente ad un ramo della famiglia reale, come l’erede alla Corona Portoghese.
 
Dopo 110 anni la Monarchia è ancora ben radicata nella memoria dei portoghesi, ben consapevoli di quanto la repubblica abbia distrutto il Portogallo.