La Principessa Mary di Danimarca intervistata sui diritti delle donne

Data: 
26 marzo 2016
La principessa Mary di Danimarca, che sarà la madrina della grande conferenza internazionale sulle donne che si terrà il prossimo maggio a Copenaghen, è stata intervistata  dal quotidiano Berlingske sul suo lavoro umanitario.
 
"E' profondamente ingiusto che le donne abbiano una vita peggiore rispetto agli uomini. La violenza contro le donne è forse oggi il più grande crimine contro i diritti umani ... che succede in tutti i ceti sociali in tutti i paesi. ", ha detto la Principessa Mary.
 
Sulla prossima conferenza sulle donne, la principessa Mary ha detto : "La conferenza arriva in un momento molto importante,  in accordo con i nuovi obiettivi di sviluppo globale delle Nazioni Unite. Una iniziativa è quella di sradicare la mutilazione genitale femminile, il matrimonio infantile e forzato.
 
Sulle mutilazioni genitali femminili, Mary dice:  "Prima di tutto voglio dire che la circoncisione è una pratica dannosa e ho una forte posizione contro di essa. E ìprofondamente radicata in molte culture, ed è una norma sociale obbligatoria nei paesi in cui si pratica. Anche se manca una legislazione in merito, le norme sociali pesano molto, e la gente preferisce infrangere la legge piuttosto che andare contro le norme sociali. Insomma la legislazione da sola non è sufficiente, si deve rompere le norme sociali."
 
Per la parità dei diritti alle donne è molto importante l'aspetto economico:  "Non c'è consapevolezza che se le donne avranno parità di accesso ai servizi sanitari, all'istruzione, al lavoro e alla rappresentanza politica, ne avranno benefici non solo le famiglie, ma l'intera comunità, e, quindi l'intero Paese ... sappiamo che se il 10% in più delle ragazze andranno a scuola, allora aumenterà il PIL del paese del 3%..."
 
Sulla crisi dei rifugiati in Europa :  "E' molto triste. I rifugiati dicono che il loro più grande desiderio è quello di tornare a casa e ricostruire la propria vita e il Paese ... .Si deve trovare una soluzione praticabile".
Sulla situazione dei rifugiati di sesso femminile: "Le donne e le ragazze in fuga sono le più vulnerabili, anche ad abusi e stupro, perché spesso viaggiano da sole, hanno perso i loro mariti, o scappano mentre l'uomo rimane a combattere. Si devono capire le loro specifiche esigenze e come possiamo proteggerle.
Si rimane sempre stupiti dalla volontà e forza di queste donne, dal  loro pensiero di sopravvivenza per sé e per i loro figli. Per queste donne la cosa più importante è fornire ai loro figli una vita migliore"
 
Per quanto riguarda la sua capacità di promuovere i diritti delle donne nella sua veste di Principessa reale:  "Naturalmente ho opinioni e punti di vista, ma io sono consapevole di dove e quanto lontano io possa andare avanti. Ma non è sempre facile, perché è una zona grigia. Capisco perfettamente le limitazioni, ma ho scelto di non considerarle come tali. A volte si deve pensare in maniera un pò creativa e parlare di un argomento da una diversa angolazione.  Credo molto nel lavorare di gruppo.
E' anche un vantaggio che io sia imparziale,  mi permette di avere accesso e opportunità speciali  ... e questo mi dà più margine di manovra".