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Italia Reale

ITALIA REALE

Trimestrale del movimento politico "Italia Reale - Stella e Corona"

171° anniversario della morte di Carlo Alberto di Savoia

Ricorre il 171° anniversario della morte di Carlo Alberto di Savoia, Re di Sardegna, detto il Magnanimo.
 
Carlo Alberto fu il primo Re del ramo Savoia-Carignano, che aveva avuto come capostipite il Principe Tommaso (1596-1656), quintogenito di Carlo Emanuele I.
 
Nacque a Torino il 2 ottobre 1798 da Carlo Emanuele di Carignano e da Maria Albertina di Curlandia. Sposò nel 1817 Maria Teresa di Asburgo-Lorena, figlia del Granduca di Toscana, Ferdinando III.
Ebbe una giovinezza travagliata, vissuta nella bufera rivoluzionaria. Nei primi tempi della Restaurazione potè dedicarsi ai suoi studi prediletti, ma ben presto fu coinvolto nei moti del 1821. Ne uscì inviso ai costituzionalisti per la sua lealtà verso il Re Carlo Felice e allo stesso Re, che lo accusava di connivenza con gli insorti. Carlo Alberto venne esiliato per qualche tempo nel Granducato di Toscana, poi andò a combattere i costituzionalisti di Spagna e combattè con straordinario valore al Trocadero.
 
Salito al trono il 27 aprile 1831, avviò subito una politica di riforme che ha del prodigioso e che toccò profondamente tutte le strutture dello Stato. L'insurrezione di bande mazziniane (1833), rapidamente repressa, non fermò il Re: egli costituì il Consiglio di Stato, promulgò nuovi Codici, riform? la Giustizia, istituendo la Corte di Cassazione, e le carceri, adottò una politica liberistica, promosse nuove opere pubbliche. Le sue riforme culminarono nella concessione dei pieni diritti civili e della libertà di culto ai Valdesi ed agli Ebrei.
 
Dopo lungo travaglio interiore acconsentì a concedere lo Statuto (8 febbraio 1848), che fu promulgato il 5 marzo. Il 23 marzo il Re dava inizio alla prima guerra d'indipendenza contro l'Austria, adottando la Bandiera tricolore con lo Stemma sabaudo. Dopo una serie di vittorie, culminate con la presa della formidabile fortezza di Peschiera, l'Esercito sardo fu sconfitto a Custoza e il Re dovette accettare l'armistizio. Rientrato in campagna l'anno dopo, sotto la spinta degli elementi più esagitati del Parlamento Subalpino, fu sconfitto definitivamente a Novara il 23 marzo 1849.
 
Lo stesso giorno Carlo Alberto abdicò in favore del figlio, Vittorio Emanuele II, e partò in esilio volontario
per il Portogallo, dove il 28 luglio 1849 si spense, a soli 127 giorni dall’abdicazione, nella Villa Entre Quintas a Oporto.
 

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