storia

1946: Referendum istituzionale monarchia-repubblica

autore: 
Franco Malnati

Pro memoria riassuntivo ad uso del 2 giugno!

1) La tesi del capovolgimento del risultato del referendum istituzionale non ha una semplice rilevanza storica, ininfluente ai fini della situazione politica odierna. Invero, lo Stato attuale si regge tuttora sull'esito della votazione del 2 giugno 1946, così come comunicata ufficialmente da chi all'epoca deteneva il potere (gli stessi partiti che hanno continuato a detenerlo fino ad oggi, e tuttora lo detengono). Da quella comunicazione sono nate sia la forma istituzionale repubblicana, sia la composizione dell'Assemblea Costituente che ha poi varato la vigente Costituzione.

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Il 2 giugno

autore: 
Roberto Vittuci Righini

Il 2 giugno 1946 gli Italiani furono chiamati a deporre nelle urne due schede, quella del Referendum istituzionale (Monarchia- repubblica) e quella per l'elezione dei membri dell'Assemblea costituente. I risultati ufficiali del Referendum (subito contestati dai monarchici che parlarono di truffa, imputandone la responsabilità all'allora Ministro dell'interno il socialista Romita, ipotesi che il tempo non ha certamente cancellato) furono 10.709.423 voti per la Monarchia e 12.718.019 voti per la repubblica.

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Il centenario di Francesco Crispi

autore: 
Feliciano Monzani

L'11 agosto cadrà il centenario della morte di Francesco Crispi e mi sembra si dia scarsa importanza per ricordare il più grande statista che abbia avuto l’Italia dopo Cavour. Francesco Crispi nacque a Ribera (allora provincia di Girgenti) il 4 ottobre 1819 e morì a Napoli l’11 agosto 1901.

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