ITALIA REALE
Trimestrale del movimento politico "Italia Reale - Stella e Corona"
95° anniversario della scomparsa della Regina Margherita di Savoia
Margherita di Savoia, figlia di Ferdinando- Maria, Duca di Genova e di Elisabetta di Sassonia, nasce nel Palazzo Chiablese di Torino alle 0.45 del 20 novembre 1851.
Fin da fanciulla coltiva gli studi di letteratura italiana e straniera, passando intere giornate nel suo appartamento di Palazzo Chiablese, a Torino, traducendo classici.
Sposa, a sedici anni, il 22 aprile 1866, il cugino Umberto di Savoia, Principe di Piemonte, erede al trono.
Ha il dono di rendersi amabile a tutti: per le sue nozze ottiene dal Re Vittorio Emanuele II un’amnistia per i detenuti per reati politici.
Durante il suo viaggio di nozze nelle varie città italiane, conquista le folle salutandole dai balconi delle regge; visita e distribuisce doni ai bambini di asili ed orfanotrofi; si veste secondo i costumi locali.
L’11 novembre 1869 nasce a Napoli Vittorio Emanuele Ferdinando Maria Gennaro, l’erede al trono, battezzato con il nome dei due Nonni e del Patrono della città.
Margherita fonda un salotto, tra i più ricercati della Capitale, frequentato da artisti, musucisti, poeti, fra
questi Giosuè Carducci, considerato, allora, il più grande poeta vivente che dedicherà a Margherita la ben nota ode “Alla Regina d’Italia. Onde venisti? Quali a noi secoli /s? bella e mite, ti tramandarono?/Fra i canti de’ sacripoeti / Dove, un giorno, o regina,ti vidi?”.
Il 9 gennaio 1878 muore Vittorio Emanuele II: Umberto ? proclamato Re d'Italia e Margherita di Savoia-Genova diviene la prima Regina d’Italia.
Inizia il periodo più impegnativo della vita della nuova Regina: intense attività sociali affiancano quelle benefiche, tipiche di tutte le Signore di Casa Savoia.
Margherita assume un esplicito impegno a favore della donna e del bambino in relazione al mondo del lavoro. Come fatto veramente all’avanguardia, rispetto alla mentalità del tempo, firma con altre nobildonne, una petizione al Parlamento per il voto alle donne. Purtroppo non ottenne l’esito sperato: i tempi e la mentalità non sono ancora maturi !
Margherita è una provetta scalatrice delle cime alpine, tanto che le è dedicato un rifugio, la Capanna Margherita, nel Massiccio del Monte Rosa, uno dei più alti d'Europa, che inaugura personalmente.
E' anche una delle prime donne a utilizzare l'auto.
Dopo la morte di Umberto I diventa la Regina Madre che trascorre ancora molti anni della sua vita tra il Castello Savoia a Gressoney-St. Jean, in Val d’Aosta, di fronte al suo amato Monte Rosa, e la Villa di Bordighera dove muore il 4 gennaio 1926.
Il 10 gennaio la salma viene trasportata a Roma su un treno speciale, per essere tumulata nelle tombe reali del Pantheon. Per dimostrare l'affetto alla Regina scomparsa, ad ogni stazione gli italiani gettano fiori sul treno che portava la salma a Roma. A Roma un imponente corteo funebre accompagna Margherita dalla Stazione Termini al Pantheon, che procede in un silenzio impressionante.
La Regina Margherita finora è l'ultima dei Savoia, e l'unica Regina d'Italia, ad essere tumulata al Pantheon, in quanto la repubblica ha l'assurda pretesa di impedire che le salme di Vittorio Emanuele III, Elena, Umberto II e Maria Jose possano riposare al Pantheon di Roma.