69° anniversario della scomparsa della Regina Elena di Savoia

Elena di Savoia Regina d’Italia
Rosa d’Oro della Cristianità
 
Elena del Montenegro, nata a Cettigne l’8 gennaio 1873, è stata la seconda Regina d'Italia come consorte di Vittorio Emanuele III, e la madre del 4°  Re d’Italia, Umberto II.
Ebbe 5 figli: Iolanda Margherita (1901-1986), Mafalda (1902-1944), Umberto II (1904-1983), Giovanna (1907-2000) e Maria Francesca (1914-2001).
 
La regina Elena, sempre lontana dalle questioni politiche, profuse il suo impegno in numerose iniziative caritative e assistenziali.
 
Il 28 dicembre 1908 quando Messina fu colpita da un disastroso terremoto, la Regina Elena si dedicò subito ai soccorsi. Durante la prima guerra mondiale Elena fece l'infermiera a tempo pieno e trasformò in ospedale il Palazzo del Quirinale. Nel 1927 assunse l’alto patronato della Lega italiana per la lotta contro il cancro. 
 
Il Papa Pio XI, il 7 marzo 1937, le conferì la Rosa d'oro della Cristianità, la più importante onorificenza per una donna da parte della Chiesa. Il Papa Pio XII, nel messaggio di condoglianze inviato a Re Umberto II per la morte della mamma, la definì "Signora della carità benefica".
Rosa d'oro della cristianità, nel 2001 è stata proclamata Serva di Dio in occasione dell'apertura del processo di canonizzazione.
 
Dopo l'abdicazione del 9 maggio 1946, Elena si ritirò in esilio con Vittorio Emanuele III ad Alessandria d'Egitto, dove rimase anche dopo la morte del consorte, avvenuta il 28 dicembre 1947.
Due anni dopo si scoprì malata di cancro e si trasferì a Montpellier, in Francia, dove, nonostante le residue possibilità economiche, continuò a fare del bene ed aiutare i bisognosi.
Nel novembre 1952 si sottopose ad un difficile intervento chirurgico nella clinica di Saint Com. Non superò però quell’intervento, spegnendosi poco dopo, il 28 novembre 1952, e fu sepolta, come sua ultima volontà, in una comune tomba del cimitero di Montpellier. La città gli intitolò una strada e un monumento.
 
Lo scrittore e giornalista Diego Calcagno, al momento della morte, la ricordò con questefrasi : "Bruna e severa nell’oleografia della seconda classe elementare illuminavi la mia fantasia con il diadema dalle perle rare. San Rossore, Sant’Anna di Valdieri, canne da pesca sopra la marina i figli piccoletti, sembra ieri : Giolitti, il terremoto di Messina.…Alta, serena, pare ancor che sali sopra la nave nella dolce brezza, Regina della nostra fanciullezza e dei vegliardi risorgimentali : Te ne sei andata, ma con Te scompare tutta un’Italia dentro la voragine, ci specchiavamo nella Tua immagine dignitosa, felice e familiare. Le tube, la fanfara, i bersaglieri col fiocco, la sirena del vapore, erano i tempi del bel suol d’amore, del Polo Nord, dei limpidi pensieri.  Tutto è finito. Come nella vita fosti discreta, silenziosa e assorta così, Regina mia, Tu sei partita e così, nell’esilio, Tu sei morta. Il passato che odora di cedrina oramai vibra dell’amor per Te… Ma se si vive male senza il Re, come si vive senza la Regina ?
 
Il 15 dicembre 2017 le spoglie di Elena , che finora riposavano nel cimitero di Montpellier (Francia),  sono arrivate al Santuario di Vicoforte (Cuneo), dove riposano insieme a quelle del Re Vittorio Emanuele III anche loro ritornate in Italia il 17 dicembre 2017, traslate dalla cattedrale di Santa Caterina di Alessandria d'Egitto.
 
Quando anche i Sovrani d'Italia Vittorio Emanuele III, Elena, Umberto II e Maria Josè saranno traslati nel Pantheon di Roma ?
 
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