Panorama politico nazionale

autore: 
Giancarlo Vittucci Righini

L'emergenza : aumento della spesa pubblica, aumento delle tasse, aumento della disoccupazione e dei migranti

Il Presidente del Consiglio Renzi continua ad imperversare su tutti i mass-media con dichiarazioni magniloquenti, propositi straordinari, riforme fondamentali di ogni tipo da quelle costituzionali alla giustizia, dalla burocrazia all‘economia, dalla riduzione della spesa pubblica a quella delle imposte e chi più ne ha più ne metta.

Gli unici dati certi però sono in vece il crescente aumento della spesa pubblica, l‘aumento su- perlativo delle tasse, l‘aumento della disoccupazione, l‘aumento indiscriminato dei cosiddetti migranti e quindi l‘aggravamento nel suo complesso della crisi della nostra Patria.

Del resto Renzi persegue la solita politica della sinistra che si fonda su un‘imposizione fiscale crescente (veramente assurda e controproducente in un periodo di vacche magre come l‘attuale) e sul conseguente aumento della spesa pubblica in specifici settori improduttivi.

Di tagli alle spese delle varie caste che imperversano e che impoveriscono questa povera Italia invece non si parla nel modo più assoluto. I politici ed i burocrati di ogni categoria continuano a percepire i loro eccessivi emolumenti e poicon la loro proverbiale sfacciataggine ci vengono a parlare in termini allarmanti della crisi.

Intanto gli scandali si susseguono coinvolgendo molto spesso esponenti di vario grado della sinistra in generale e del PD in particolare. L‘ex sindaco di Firenze si fa forte del 40% ottenuto dal suo partito in occasione del rinnovo del Parlamento Europeo e delle contemporanee elezioni amministrative, dovuto agli straordinari propositi ampiamente propagandati su tutte le Tv e su tutta la stampa senza che il relativo Garante si sentisse in dovere di intervenire, come invece avveniva puntualmente ai tempi di Berlusconi.

La sua promessa di un aumento di 80 euro al mese sugli stipendi più bassi ha fatto il resto.

E adesso?  Lo Stato è in difficoltà. Oltre alla lotta contro l‘evasione fiscale si procederà ad ampie privatizzazioni, si metterà cioè in vendita gran parte dei beni demaniali preoccupandosi soltanto di fare cassa, come avviene in Grecia che sta cedendo agli stranieri attività strategiche di primaria importanza.

Vi è anche il problema delle società partecipate, assai costose e quasi sempre passive, per importi complessivi di parecchie decine di miliardi di euro all‘anno.

Un altro problema gravissimo che Renzi non è in grado di affrontare in modo adeguato è rappresentato dai migranti provenienti in numero eccessivo dall‘Asia e dall‘Africa.

Il Governo Berlusconi a suo tempo aveva realizzato un accordo molto conveniente con il leader libico Gheddafi. L‘Italia, oltre ad essere privilegiata nell‘acquisto del petrolio libico e dei suoi derivati, aveva ottenuto il blocco delle partenze dei migranti, che si erano ridotti negli anni passati a poche migliaia.

Poi lo sconsiderato intervento di Francia e Inghilterra per motivi prettamente economici (volevano sostituirsi all‘Italia nello sfruttamento dei giacimenti petroliferi) con l‘appoggio altrettanto sconsiderato di Stati Uniti ed Onu ha portato all‘assassinio del dittatore libico e alla guerra civi- le in Libia, tuttora endemica. Ne hanno approfittato i terroristi, per organizzarsi ed i mercanti di uomini per avviare in grande stile e con gravi perdite di vite umane il loro ignobile traffico diretto verso l‘Italia.

L‘operazione "Mare nostrum" tanto vantata dal duo Renzi-Alfano consente a decine di migliaia di disperati provenienti da ogni dove, tra i quali vi sono numerosi terroristi e criminali comuni, di giungere in Italia. Senza dire dell‘enorme spesa sostenuta dal nostro Paese per il loro mantenimento, queste persone ci portano malattie ormai scomparse come Tbc, forse il vaiolo, ecc.

Sarebbe invece necessario che le nostre navi bloccassero i criminali scafisti fin dalle basi di partenza; in questo modo si evi terebbero tante tragedie.

In ogni caso va rilevato che l‘U.E. furbescamente e ignobilmente, a parte qualche dichiarazione di principio che lascia il tempo che trova, si disinteressa completamente della questione.

In tutto questo coacervo di problemi e di insuccessi che si aggraveranno inevitabilmente con il passare del tempo un unico fatto positivo: Renzi ha finalmente rottamato la vecchia guardia del PD proveniente in massima parte dal PCI e parzialmente dalla DC di sinistra. I vari D‘Alema, Bersani, Prodi, ecc. non hanno ottenuto gli incarichi di prestigio ai quali aspiravano e sono rimasti tagliati fuori.

Ci riproveranno quando Napolitano si dimetterà, ci auguriamo con esito negativo.

 

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