PANORAMA POLITICO

autore: 
Giancarlo Vittucci Righini

In Italia la situazione di crisi si sta aggravando.
Le previsioni in materia economica continuano a peggiorare e lo spread è tornato ad aumentare.

Evidentemente la crisi non era colpa di Berlusconi come si voleva far credere; anzi abbiamo l’impressione che il giudizio su di lui si vada progressivamente modificando in senso positivo.

L’aumento indiscriminato della tassazione e del costo della vita, dovuto alla politica del Governo Monti, porta a rivalutare il leader del centro-destra, che a parte le accuse di bunga-bunga, tuttora da dimostrare e che comunque se veramente avvenute sarebbero state pagate di tasca propria senza attingere alle casse del PDL, era riuscito per molti anni come aveva promesso “a non mettere le mani nelle tasche degli italiani”.

Ben diverso il comportamento all’interno degli altri partiti.
Dal PD(i casi più eclatanti di Penati, già capo della segreteria dell’On. Bersani e Lusi, senatore del PD e tesoriere de La Margherita) al FLI di Fini (emblematico il famoso alloggio di Montecarlo finito chissà come nella disponibilità del quasi cognato del Presidente della Camera dei Deputati) alla stessa Lega Nord (con le dimissioni del “trota” Renzo e l’espulsione della Sen. Rosi Mauro (Vicepresidente del Senato della repubblica).

La causa dell’attuale nostra recessione dovuta al fatto che l’attuale governo cosiddetto tecnico, da una parte non ha minimamente tagliato gli sprechi inaccettabili della casta politica al fine di non perderne l’appoggio e dall’altra ha consentito alle banche di investire titoli di Stato le enormi somme ricevute dalla BCE al tasso dell’1%, introitando ingenti guadagni senza alcun rischio, anziché erogare prestiti agli imprenditori che ne avevano urgente necessità anche a causa degli inesorabili ritardi nei pagamenti a favore di chi avanza crediti nei confronti dello Stato.

Di qui una catena paurosa di fallimenti e persino di suicidi.

Rimane irrisolto il problema dei due Sottufficiali dei Marò detenuti illegalmente dalle autorità indiane per un fatto loro attribuito che non è stato ancora provato e che comunque avvenuto in acque internazionali.
La reazione del nostro attuale governo è stata finora troppo blanda non è stato posto l’accento come si sarebbe dovuto fare, sul caso dei gravi delitti commessi in Congo da militari indiani, immediatamente trasferiti in Indostan per sottrarli al giudizio della magistratura locale.
Né si è finora accertato come sarebbe stato doveroso, quale autorità italiana si sia assunta gravissima responsabilità di ordinare alla nave sulla quale erano imbarcati i nostri militari lasciare le acque internazionali e di attraccare in un porto indiano, nonché quella di consentire il loro sbarco.

Da rimarcare l’atteggiamento sarcastico del presidente della repubblica, nonché in base alla costituzione repubblicana comandante delle Forze Armate, il quale di fronte alle manifestazioni indette in Italia per la liberazione dei marò ha obiettato “Oltre agli striscioni ci diano delle idee”.

Idee che a suo tempo non gli mancarono quando nel 1956 sostenne l’intervento dei carri armati del Patto di Varsavia, nemico della Nato, per reprimere la rivolta dei patrioti ungheresi.


Ed ora passiamo all’Estero.

Il Consiglio d’Europa ha bocciato il sistema italiano di finanziamento pubblico ai partiti attraverso il rimborso elettorale ed accertato che tra il 1994 ed il 2008 i “rimborsi” sono stati pari a 2.253 milioni di euro mentre le spese effettive sono ammontate a soli 570 milioni di euro.

In questo modo si spiegano le spese pazze sostenute dai nostri politici anche per motivi personali, agevolate dalla mancanza di seri controlli.
In Francia si tengono le elezioni presidenziali.
Secondo i pronostici (questo articolo è stato scritto il 16 aprile - N.d.R.) dovrebbe arrivare primo Sarkozy, leader del centro-destra, seguito dal socialista Hollande e dalla nazionalista Le Pen; ma al ballottaggio è prevista la vittoria del candidato socialista che dovrebbe raccogliere anche i voti degli altri candidati di sinistra.

La Le Pen chiede l’abbandono dell’euro ed il ritorno al franco, la nazionalizzazione temporanea delle banche per dare accesso al credito ai cittadini, priorità ai francesi nelle assunzioni, la fine delle agevolazioni per gli immigrati ed il ripristino della pena di morte abolita nel 1981.
Propone anche di rinegoziare tutti i trattati stipulati con l’Unione Europea per riconquistare la sovranità nazionale.

In Nordafrica la situazione politica continua a peggiorare ma l’U.E. rimane indifferente.

In particolare in Egitto, Nazione guida dei Paesi arabi, imovimenti islamici (Fratelli Musulmani Salafiti) hanno una maggioranza parlamentare circa il 90%.
I liberali moderati del Wafd hanno circa il 9%, democratici e progressisti, quelli che avrebbero dovuto rappresentare famosa“primavera araba” l’1%!!!
Il candidato alla Presidenza dei FratelliMusulmani Khairat el Shaker nel 2007 è stato condannato da una corte militare a sette anni di prigione per aver addestrato militarmente studenti dell’Università di Azhar.
Adbel Moneim Mahmoud che apparteneva passato ai FratelliMusulmani ha detto che “è” grande inganno presentare el Shaker come moderato per tranquillizzare le inquietudini occidentali.

el Shaker vuole introdurre la sharia e potrebbe modificare la posizione dell’Egitto in ordine agli accordi di pace con Israele se gli Stati Uniti tagliassero gli aiuti fino all’anno scorso forniti al Presidente Mubarak.

La commissione elettorale controllata dai vertici militari nella notte del 14 aprile al fine di evitare strapotere della maggioranza islamica ha escluso le candidature alla Presidenza della repubblica Khairat el Shaker esponente dei Fratelli Musulmani che deve ancora scontare due anni di carcere, e di Abu Ismail esponente del partito salafitaAl Nour; è anche stata vietata la candidatura di Omar Suleiman, ex capo dei servizi segreti dell’ex Presidente Mubarak.

Ciò nonostante il Presidente Monti in occasione di un viaggio al Cairo svoltosi recentemente, ha dichiarato a proposito dei Fratelli Musulmani che si tratta di un “fenomeno interessante, che merita di essere approfondito” e che “le posizioni di alcuni esponenti di questo movimento non sono così diverse da posizioni abbastanza moderate”.

In Mali i ribelli Tuareg, che in qualità di mercenari avevano combattuto in Libia per Gheddafi, si sono alleati con i Tuareg islamici legati ad al Qaida ed hanno occupato le province di Gal, Kidal e Timbuktu proclamando il nuovo stato Azawad (terra della transumanza).

In Birmania il governo militare di sinistra presieduto dal generale Thein Sein ha stipulato una tregua con i ribelli Karen, in lotta dal 1949 e con altri gruppi antagonisti.
Al contempo Aung San SuuKyi leader dell’opposizione, è stata eletta nel parlamento.
In questo modo la Giunta Militare tenta di ottenere la fine dell’embargo promosso nei suoi confronti dall’Occidente.

Il governo teocratico dell’Iran prosegue imperterrito nella realizzazione del programma nucleare a fini militari, finora rallentato da una serie di attentati e di omicidi mirati.

Pare che Israele, come aveva già fatto in passato distruggendo in Iraq gli impianti atomici di Saddam Hussein si stia preparando ad intervenire con attacchi aerei.

Infine è fallito miseramente il lancio del missile Nord coreano, esploso dopo pochi secondi e che tanto preoccupava le Nazioni confinanti.

C’è da augurarsi che anche il regime comunista faccia a breve la stessa fine.

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