GLI ALLARMISMI

autore: 
R.V.R.

Alleanza Monarchica da sempre, anche a mezzo di questo Mensile, denuncia i tentativi di truffa che un po’ in tutti i campi, vengono esperiti contro gli Italiani.

Accanto alle truffe vere e proprie, esistono, via via decrescendo, le prese in giro e le illusioni.

Alla prima categoria appartengono, ad esempio, quelle denunciate nell’articolo “Spregevoli truffatori”, pubblicato sul numero di marzo 2010.
Della categoria “prese in giro” fanno parte i vaticini e le previsioni di maghi, cartomanti, venditori di ambi e terni di vincita al Lotto (ma perché non se li giocano in proprio quelli che vendono in televisione giocate sicure?), ecc.

Tra le “illusioni” per coloro come me, e siamo in
molti, che non ci credono (anche se a volte, leggendole casualmente, mi infastidiscono quelle negative) possiamo indicare le previsioni degli astrologi.
A quale delle tre accennate categorie appartengano i fatti che sto per narrare, decideranno i lettori.

Siamo stati tempestati e tormentati per lunghi periodi da previsioni, prospettate quasi come certezze, di ampio diffondersi di malattie, specialmente di influenze, al limite di pandemie, prima di derivazione dai polli e poi dai suini.

Per giorni e giorni i mass media (giornali e televisioni) ci hanno propinato previsioni apocalittiche con accostamenti alla “Spagnola”, la tremenda influenza che poco meno di un secolo or sono colpì decine di milioni di persone mietendo largamente vittime.

Nel turbinio di notizie (in relazione alla “influenza aviaria”: allevamenti di galline sterminati in Russia ed in altre Nazioni, uccelli migratori stecchiti in volo dalla malattia e piombati sul suolo italiano, ecc., e in relazione alla “influenza suina”: “bollettini di guerra” quasi quotidiani diffusi anche da membri del Governo) buon numero di Italiani hanno cercato di correre ai ripari e salvarsi la vita acquistando anche all’estero costosi farmaci completamente inutili in quanto relativi ad altre forme influenzali.

Nell’accavallarsi di notizie e nell’approssimarsi della stagione invernale il contribuente italiano (al pari di quelli di altre Nazioni, anche se non tutte grazie all’accortezza di chi sovrintendeva) è stato salassato dal costoso acquisto da parte dello Stato di enormi quantità di vaccini poi inutilizzati, rimasti nei magazzini e prossimi, se già non lo sono stati, ad aumentare il volume dei depositi nelle discariche.

Pandemie nel senso di diffusioni rapide?
Sì, ma non di influenze, bensì di chiacchiere, pareri infondati, allarmismi, guadagni colossali di industrie farmaceutiche.


Se poi si dovesse arrivare a provare la voce che circola secondo la quale talune Case farmaceutiche non sono restie dal finanziare ricercatori e scienziati non seri, disposti per denaro ad ingigantire sia le voci di possibilità di diffusione di malattie, sia l’efficacia
di farmaci a volte prima ancora di loro totale sperimentazione (con conseguenti pericoli anche di conseguenze negativedalla loro assunzione), allora in tal caso la Magistratura dovrebbe agire con pugno di ferro contro tali combutte di delinquenti.

Accanto a quello della diffusione di malattie esiste un altro campo nel quale, con ancora minor possibilità di perseguire i colpevoli, si “esprimono” taluni ricercatori e scienziati: il campo del “riscaldamento del clima” vale a dire l’“effetto serra”.

E’ ormai parecchio tempo che ci tormentano con notizie sul clima del nostro Pianeta che sta diventando sempre più caldo, con anni ognora più torridi, concentrazioni di anidride carbonica, buchi nell’ozono, riduzione della copertura glaciale, orsi polari e pinguini alla deriva, riduzione costante della stagione invernale, ecc., ecc

In realtà pare che non sia così e che sia stato dato spazio a notizie allarmistiche infondate, già contestate sul nostro Mensile nell’articolo “Clima” pubblicato sul numero di aprile 2009.

Abbiamo poi letto a gennaio della scoperta sul server del Centro di ricerche sul clima (Cru) dell’Università dell’East Anglia, che gli scienziati vi parlavano della necessità di manipolare i dati sul surriscaldamento globale, con la conseguenza che l’inglese Phil Jones, capo del Cru, si è dovuto autospendere dopo aver ammesso che le temperature negli ultimi 15 anni non hanno subito innalzamenti di rilievo.

Anche gli esperti dell’Onu hanno dovuto ammettere pubblicamente di essersi sbagliati nell’ultimo rapporto sul cambiamento climatico:l’Intergovernemental Panel on Climate Change (Ipcc), forum scientifico delle Nazioni Unite, ha riconosciuto che il territorio olandese è sotto il livello del mare per il 26% anziché per il 55% risultante da un suo rapporto del 2007 e, inoltre, di aver erroneamente previsto lo scioglimento dei ghiacciai dell’Himalaya entro il 2035 e la imminente scomparsa del 40% della foresta amazzonica; sono così sorti dubbi sulla qualità del lavoro dell’Ipcc e, conseguentemente, sulla fondatezza dell’allarme climatico da esso lanciato.

A diminuire dubbi e incertezze non concorrono certo le voci che ogni tanto circolano sugli investimenti effettuati da talune società a favore di scienziati e ricercatori disposti a manipolare i dati per, a seconda dei casi, creare o ridurre allarmismi.

Da un’inchiesta del quotidiano The Independent in Sunday è risultato che la statunitense Exxon Mobil ha finanziato scienziati ambientalisti per persuadere l’opinione pubblica che l’inquinamento umano non è poi tanto responsabile del cambiamento climatico.

Ne consegue che dietro a talune dichiarazioni ed inchieste non c’è l’opera di scienziati o pseudo tali, bensì di falsificatori prezzolati.

Tenuto conto delle continue tragedie vere che in un crescendo continuo stanno colpendo, oltre il terrorismo, per fatti naturali (tsunami, uragani, terremoti, inondazioni, ecc.) con conseguenze devastanti e terrificanti il nostro Pianeta (New Orleans, L’Aquila, Haiti, Santiago del Cile, la Vandea, ecc.) si devono condannare fermamente quanti per lucro o semplice stupidità lanciano allarmi che poi si rivelano infordati, spaventando ancora di più.

anno: 
mesi: