Finisce la guerra fredda L'alleanza NATO-Russia

autore: 
Giancarlo Vittucci Righini

Il secolo scorso è stato contrassegnato dapprima dalle due guerre mondiali e poi dalla gravissima minaccia rappresentata dall’Unione Sovietica, che indusse l’Occidente a difendersi facendo ricorso alla NATO (Organizzazione Trattato Nord Atlantico) alla quale aderirono gli Stati Uniti, le democrazie dell’Europa Occidentale ed il Canada.

Questa alleanza di carattere politico-militare sostenuta principalmente dagli Stati Uniti, ha consentito all’Europa Occidentale di non fare la fine dei Paesi satelliti.

L’URSS ricorse a tutti i mezzi per sovvertire la situazione, dalle quinte colonne rappresentate dai partiti comunisti delle Nazioni occidentali, al terrorismo, alle minacce ed infine alla corsa al riarmo, con il dispiegamento di un poderoso arsenale missilistico- nucleare. Ma questo gigantesco sforzo bellico ottenne il risultato opposto rispetto a quello che si proponeva il Kremlino: dissestò l’economia e portò al crollo dell’Unione Sovietica. Il XXI Secolo è contrassegnato dal pericolo dell’estremismo islamico che è subentrato alla minaccia comunista.

Si tratta, com’è evidente, di un pericolo diverso, meno potente ma più insidioso perchè si fonda su organizzazioni clandestine, fornite di enormi mezzi finanziari, diffuse capillarmente in tutto l’Occidente, che fanno ricorso al terrorismo e talvolta alla guerriglia, e che hanno l’appoggio di alcuni stati musulmani. A questo punto è sorto il problema se la Nato, sorta in funzione antisovietica, avesse ancora un futuro, dato che quel nemico era scomparso e se dovesse quindi essere disciolta oppure assumere compiti e funzioni diverse. Si è optato per la seconda soluzione, poichè è indubitabile che proprio grazie all’Alleanza Atlantica è stata evitata la terza guerra mondiale. Così la Nato, alla quale hanno nel frattempo aderito alcune Nazioni già appartenenti al Patto di Varsavia, ha cominciato ad operare oltre i confini degli Stati aderenti e ad intervenire ovunque vi fosse bisogno di forze di interposizione nei conflitti. Ha poi esteso la sua attività bombardando in forma massiccia la Jugoslavia, occupando militarmente la regione del Kossovo e provocando il crollo del regime di Milosevic. Il terribile attentato islamico alle torri gemelle di New York dell’11 settembre 2001 ha impresso una ulteriore svolta.

La lotta senza quartiere contro il terrorismo, proclamata dal neo Presidente Bush, alla quale hanno aderito tutte le Nazioni occidentali, ha portato ad un avvicinamento della Russia, tormentata dal problema della guerriglia cecena. Si è così giunti ad un avvicinamento delle rispettive posizioni ed infine, grazie anche all’intraprendenza del nostro Presidente del Consiglio, al recente convegno di Pratica di Mare nel quale è sorto il Consiglio Nato-Russia.

Si tratta com’è evidente, con buona pace di Rutelli e Fassino, di un fatto epocale, poichè segna la fine definitiva della guerra fredda e trasforma un antico e pericoloso avversario in alleato. Per la prima volta l’Europa dall’Atlantico agli Urali si pone gli stessi obiettivi strategico-militari; non vi è più una minaccia dall’Oriente ed il nuovo nemico è comune.

La Russia pur essendo rimasta al di fuori dell’Alleanza Atlantica e non disponendo del diritto di veto, d’ora in poi con gli Stati Uniti, l’Europa Occidentale, parte di quella Orientale ed il Canada, potrà intervenire al loro fianco nei seguenti settori: la gestione delle crisi internazionali, la lotta al terrorismo, la non proliferazione delle armi di distruzione di massa (nucleari, biologiche e chimiche), il controllo degli armamenti, la cooperazione militare, la difesa antimissilistica, la ricerca ed il salvataggio in mare, l’emergenza civile (informazioni e soccorsi nei disastri naturali), nuove minacce e sfide (controllo dello spazio aereo e collaborazione scientifica).

Sarà inoltre possibile alla Nato estendere i propri confini alle residue Nazioni dell’Est, ai Paesi Baltici, alla stessa Ucraina, che ne ha già fatto richiesta, senza provocare particolari preoccupazioni per la Russia, che in precedenza aveva il timore di essere presa in una morsa tra l’Occidente e la Cina. Nello stesso tempo l’Alleanza Nato-Russia ha una tale dimensione ed una tale potenza politica, economica e militare da essere invincibile e da rappresentare un formidabile deterrente non soltanto per i terroristi, ma anche per gli Stati che li appoggiano in modo più o meno larvato.

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