I VERI OBIETTIVI DELL’ADUNATA OCEANICA DI ROMA

autore: 
Renzo Giraudo Bes

Ufficialmente l’adunata oceanica di Roma organizzata, dalla CGIL con gli altri sindacati nazionali al guinzaglio, aveva uno scopo: protestare contro il Governo per le annunciate riforme del mercato del lavoro e soprattutto per la riforma dell’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, diventato l’emblema di tutte le soperchierie attribuite a Berlusconi da una propaganda tanto martellante quanto, bisogna riconoscerlo, efficace, anche se menzognera.
In corso d’opera si è aggiunto un secondo obiettivo: la lotta contro il terrorismo, risvegliatosi con l’assassinio da parte delle “Brigate Rosse” del Prof. Marco Biagi. Il fatto che il Prof. Biagi fosse l’ispiratore proprio delle riforme proposte dal Governo Berlusconi è stato naturalmente sottaciuto. Questo è ciò che hanno creduto le masse convocate a Roma (con una spesa, si dice, di quindici miliardi di vecchie lire, ossia quasi sette milioni ottocentomila euro).

Ma l’obiettivo vero della manifestazione era un altro. Lo scopo effettivo, non dichiarato, era quello di consacrare il capo della CGIL, Cofferati, come leader di tutte le sinistre.
Il “cinese”‘ - così soprannominato per via dei suoi occhi a mandorla - sta infatti per lasciare la guida del sindacato, ma è ben deciso a ritagliarsi un ruolo im-portante in politica ed ha usato il potere cha ha ancora in campo sindacale per dimostrare che lui, e solo lui, è in grado di mobilitare e compattare le masse; cosa che gli spenti capi dei litigiosi partiti di sinistra non sono più in grado di fare. Insomma, gli ingenui manifestanti di Roma miravano a Berlusconi, ma, senza accorgersene, sparavano ai vari Fassino, d’Alema, Rutelli, eccetera, i quali infatti sono usciti tramortiti da quella giornata, pur essendo obbligati a definirla radiosa. Il fiume di persone e di bandiere che ha attraversato Roma ha spazzato via come un’alluvione la vecchia sinistra e ne ha fatto sorgere una nuova, cambiando di colpo il panorama politico nazionale. E’ vero che Cofferati non è ancora stato consacrato ufficialmente come capo dell’opposizione; ma è altrettanto vero che sono stati di colpo sconsacrati tutti gli altri aspiranti al titolo. I riconoscimenti ufficiali verranno dopo. La vecchia guardia della sinistra cercherà senza dubbio di difendere le proprie posizioni, il che provocherà in principio nuovi dissidi nell’ambito del loro schieramento; ma prima o poi Cofferati ce la farà.

Come tutti i capi della CGIL dal dopoguerra ad oggi, Cofferati è un personaggio di notevole spessore, preparato dalla lunga esperienza sindacale a guidare (ad abbindolare) le masse; già oggi riesce a mettere insieme nostalgici del comunismo, utopisti della tradizione socialista e perfino quel nuovo ceto piccolo-borghese che non fa più parte della classe operaia, ma che ne ha conservato le radici populistiche. E’ un coacervo di interessi, di illusioni e di nostalgie che può funzionare ancora per qualche tempo, prima di essere disperso dall’inevitabile sviluppo della società. E’ anche un blocco conservatore, che vorrebbe imbalsamare il mondo, mantenendo intatti riti, norme e speranze di un tempo legato alla lotta di classe ed ai miti rivoluzionari. Non è un caso che Cofferati e i suoi ricorrano ancora alle adunate oceaniche, ai cortei, alle liturgie che - lo avete notato? - sono comuni ai sindacati e alle grandi dittature.

I tentativi di fermare il mondo sono destinati a fallire. Possono tuttavia rallentare lo sviluppo della società e creare inizialmente non pochi problemi a chi invece cerca di cambiare le cose. Questa possibilità non deve essere sottovalutata dal Governo di centrodestra. Proviamo ad analizzare la situazione con la consueta obiettività: le sinistre, abbiamo detto, si stanno compattando e si preparano ad accogliere nello schieramento anche il figliuol prodigo Bertinotti e con lui tutte le frange sparse del movimentismo, che raccolgono una percentuale non piccola dell’elettorato. Per di più possono darsi con Cofferati un capo sicuramente più carismatico di quelli che oggi guidano le sinistre.

A destra tutti ostentano la sicurezza dei vincitori: da Forza Italia, che è diventato il maggior partito italiano, pur non avendo ancora uuna precisa identità; ad Alleanza Nazionale, orgogliosa per aver condotto in porto l’operazione di “sdoganamento” e per essere stata premiata con l’ingresso nella stanza dei bottoni; alla Lega e al cartello degli ex democristiani, che si sono salvati dall’annientamento solo grazie alla bislacca legge elettorale che ha premiato la loro appartenenza alla coalizione vincente e paghi delle ricche e prestigiose poltrone loro elargite da Berlusconi. Però quando si è troppo sicuri di sé ci si può anche appisolare soddisfatti, senza rendersi conto che gli avversari ti stanno scavando il terreno sotto i piedi. Questo è il rischio che sta correndo la Casa delle Libertà. Bisogna anche tener conto che comincia a serpeggiare un certo venticello di delusione nei confronti di questo Governo, soprattutto da parte di quegli elettori - e non sono pochi - che ingenuamente attribuivano a Berlusconi dei poteri taumaturgici, dimenticando che nessun Governo può fare dei miracoli. Per rimediare ai guasti prodotti in decenni di malgoverno ci vuole molto tempo e molto impegno; solo dopo si vedranno i risultati.

A tutto questo bisogna aggiungere l’effetto deleterio di un’abile propaganda che riesce a mettere in luce solo gli aspetti negativi dell’azione di governo e quegli aspetti che possono essere presentati come tali, anche mentendo. Questa propaganda non è stata sufficientemente contrastata, almeno fino ad oggi, da un’adeguata contropropaganda del Governo e dei partiti che lo sostengono. E dire che Berlusconi è stato definito “il grande comunicatore”! e lo è stato effettivamente in campagna elettorale. Si vede che si è un po’ appannato diventando Presidente del Consiglio.

In conclusione è bene non nascondere la testa sotto la sabbia: il rischio di una riscossa delle sinistre c’è, anche se non è ancora imminente. Governo e maggioranza ne tengano conto e non si addormentino sugli allori.

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