LA PRIMA REPUBBLICA E' STATA QUELLA "SOCIALE"

Nicola Matteucci, il 6 gennaio scorso, pubblicava su "il Giornale" di Milano un bell'articolo in cui contestava l'afferma che "la resistenza é il vero fondamento della repubblica italiana" e asseriva che "il vero fondamento é ne/ referendum e nell'Assemblea costituente".

Dal punto di vista "legale" si può senz'altro convenire, ma dai punto di vista "storico" anche questa tesi, a mio parere, se non è sbagliata è certamente molto limitativa. Si può infatti osservare che il. problema del tutto artificiale e ideologico dell'abbattimento della Monarchia è sorto esclusivamente nell'ambito del fuoriuscitismo italiano e in modo particolare nell'elitario Partito d'Azione (vedi manifesto del 1925) con lo scopo principale di scaricare sulla Monarchia le evidentissime "colpe" della classe politica (e dei partiti) che "non governarono l'Italia nel periodo 1919-1922 e che il problema (pur latente nell'ideologia socialista e quindi fascista di quegli anni) non è mai esistito per la grandissima maggioranza del popolo italiano che anzi era ben conscio di avere nella Monarchia un punto di riferimento, nel caso che ... E la storia ha confermato questa "saggezza" popolare che nel momento tragico della guerra perduta irrimediabilmente, trovò nella Monarchia l'istituto che "solo" potè, in meno di 24 ore (!), far terminare l'esperienza fascista e... togliere le castagne dal fuoco alla Nazione, mantenendo la continuità giuridica dello Stato.

Il problema Monarchia-repubblica del tutto assente fino al 1944, si ripresentò con la costituzione "de facto" della repubblica sociale del rinato fascismo di Salò. Nessuno può negare che si deve ad essa e solo ad essa l'artificiosa (anche se giustificata dal suo punto di vista) campagna di menzogne e di ribaltamento della verità contro la Monarchia.

Lo dimostra il fatto incontrovertibile che tutti gli argomenti messi in campo dai fuorusciti e dai partiti di sinistra (dagli azionisti ai social-comunisti) ripetono pedessiquamente quelli della propaganda di Salò, e viceversa ... (è facilmente controllabile). Questa martellante propaganda anti monarchica coinvolse più o meno inconsciamente la popolazione del Nord Italia che sotto il regime repubblichino era costretta a vivere, ma fece ben poca presa sulla gran parte della popolazione del centro-sud (a parte gli attivisti social-comunisti: ricordo con disprezzo la propaganda del sig. Maccanico, poi eminenza grigia di tutti i governi repubblicani, contro noi soldati del Regio Esercito che combattevamo a fianco degli Alleati). Fu proprio quindi "il vento del nord" (prima fascista e poi antifascista ...) a creare il problema di cui scriviamo e lo dimostrano i risultati del Referendum, risultati mai proclamati ufficialmente dalla Corte Suprema, tutt'ora contestati, ma che comunque mostrarono chiaramente la netta spaccatura in due dell'Italia votante (che tra l'altro non comprendeva tutti gli aventi diritto al voto).

Dire quindi che l'elemento fondante della repubblica attuale è il contestato Referendum (anche se giusto dal punto di vista legale e giuridico) e il 2 giugno la giusta "festa nazionale" è piuttosto "azzardato" perchè può valere per gli il milioni e rotti di votanti per la repubblica ma non certamente per i 10 milioni e rotti votanti per la Monarchia... (Aveva ragione Mazzini: la repubblica divide, la Monarchia unisce) E per quanto riguarda l'altra fondamenta citata da Matteucci, l'Assemblea costituente e quindi l'attuale costituzione....mah. Mi sembra una fondamenta molto molto fragile e poco raccomandabile. Basta solo pensare che essa da venti anni è in discussione per i motivi cui giustamente accenna lo stesso Matteucci, mentre lo Statuto Albertino ha funzionato per quasi 100 anni senza bisogno di... revisioni (anche se il fascismo cercò di scalfirlo).

Allora: non sarebbe forse più giusto, storicamente, dire che la nostra attuale repubblica trova il suo fondamento nella repubblica sociale di Salò (anche perchè moltissimi dei suoi "fondatori" e corifei, in senso lato, dal fascismo provengono)? Io la credo una affermazione valida!